Non solo bonus e incentivi. L’Italia necessita di un’imponente riforma fiscale. Ecco i provvedimenti del Governo Meloni.
Siamo ormai alla soglia dei primi due anni di Governo presieduto da Giorgia Meloni. Non è un caso che in questo biennio la stragrande maggioranza dei provvedimenti licenziati dall’Esecutivo si sia concentrata sulle misure economiche, viste le condizioni in cui versa l’Italia. Oggi, per una vasta platea di cittadini, arrivano importanti sgravi fiscali.
Sì perché è innegabile che il Paese affronti ormai da tempo una crisi economica e finanziaria difficile da sopportare per la maggior parte dei cittadini. Il Governo, in questi mesi, ha messo in campo diverse misure di tipo economico, considerando bonus e incentivi, elargiti un po’ in ogni settore e per ogni tipo di spesa.
Ma accanto a queste misure che vengono definite “tampone”, in tanti chiedono misure più strutturali. Si pensi alla tanto agognata riforma delle pensioni, che dovrebbe incidere sull’età pensionabile, sui criteri di calcolo dei contributi, nonché, evidentemente, sull’assegno mensile da elargire a chi si è ritirato dal mondo del lavoro. Ma in tanti chiedono anche una potente riforma fiscale, che possa alleggerire il peso sui contribuenti italiani. Ebbene, oggi possiamo dirvi che nel 2025 tanti cittadini pagheranno meno tasse. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Chi pagherà meno tasse nel 2025
Il Governo italiano, infatti, sta lavorando per proseguire con il taglio delle imposte nel 2025, cercando di mantenere le misure già attive nel 2024 e introdurre ulteriori sgravi fiscali. Confermati il taglio del cuneo fiscale e l’Irpef a tre scaglioni, che sostituirà il vecchio sistema a quattro aliquote. Il focus è sul ceto medio, che ha subito maggiori difficoltà negli ultimi anni, con l’obiettivo di alleggerire la pressione fiscale.
Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha sottolineato l’importanza di recuperare risorse attraverso il concordato preventivo biennale. Questo strumento, se avrà successo, permetterà ulteriori riduzioni delle tasse, con particolare attenzione a chi ha un reddito tra 35.000 e 50.000 euro, che finora non ha beneficiato pienamente delle riforme.
Tra le priorità del Governo ci sono anche la riduzione dell’Ires per le imprese che creano occupazione e interventi sull’Irap. Inoltre, l’esecutivo punta a combattere l’evasione fiscale, uno dei principali ostacoli per una pressione fiscale più equa. Tuttavia, le previsioni restano incerte fino alla chiusura delle adesioni al concordato preventivo il 31 ottobre.
Se la misura non darà i risultati attesi, sarà difficile attuare nuovi tagli all’Irpef nel 2025. In caso contrario, gli italiani potrebbero beneficiare di una riduzione delle tasse significativa. L’obiettivo finale del Governo Meloni è l’introduzione della flat tax per tutti entro la fine della legislatura, ma molto dipenderà dalla disponibilità di risorse e dall’efficacia delle politiche fiscali adottate.