Caldo e pressione bassa, si può stare a casa per malattia? In questi casi ne hai diritto

Il caldo e la bassa pressione possono avere anche un effetto per quanto riguarda il lavoro. In alcuni casi puoi metterti in malattia: eccoli.

L’estate può essere una stagione meravigliosa, ma per chi soffre di pressione bassa, le alte temperature possono trasformarsi in una vera e propria sfida. L’ipotensione, ovvero la pressione sanguigna inferiore ai valori normali, è una condizione che può provocare vertigini, svenimenti, affaticamento e confusione. Quando il caldo estivo amplifica questi sintomi, molti si chiedono se sia possibile giustificare l’assenza dal lavoro per motivi di salute.

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Anche il caldo e la bassa pressione permettono di richiedere la malattia – ilCiriaco.it

Dal punto di vista medico, l’ipotensione è definita come una pressione sanguigna inferiore a 90/60 mmHg. Anche se alcune persone possono non avvertire sintomi particolarmente gravi, altre possono affrontare disagi notevoli. Durante l’estate, le alte temperature possono esacerbare questi sintomi rendendo difficile svolgere le normali attività quotidiane, incluso il lavoro. In alcuni casi addirittura è possibile richiedere la malattia. 

Caldo e bassa pressione, quando puoi stare a casa per malattia: è un diritto dei lavoratori

Durante il periodo estivo, il caldo intenso può esacerbare condizioni come la pressione bassa, nota anche come ipotensione. Ma se questi effetti collaterali rendono difficile lavorare, è possibile richiedere una malattia con certificato medico? Ora è possibile scoprirlo semplicemente. Partiamo col dire che in Italia il diritto alla malattia è garantito per i lavoratori che non sono in grado di svolgere le proprie mansioni a causa di una condizione medica certificata. Questo include anche i casi in cui il caldo estivo aggravi una condizione di pressione bassa.

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Quando potrai richiedere la malattia a causa della calura estiva – ilCiriaco.it

Il primo passo è consultare un medico che possa valutare la gravità dei sintomi legati alla pressione bassa. Il medico eseguirà esami del sangue, monitoraggi della pressione e altre indagini necessarie per confermare l’ipotensione. Se il medico determina che la condizione è abbastanza grave da compromettere la capacità lavorativa, fornirà una diagnosi ufficiale. Se la pressione bassa è certificata come una condizione che impedisce di lavorare, il medico rilascerà un certificato medico. Questo documento è essenziale per giustificare l’assenza dal lavoro e garantirne la copertura per malattia.

Il certificato deve essere inviato al datore di lavoro, seguendo le procedure aziendali previste. È fondamentale informare tempestivamente il proprio datore di lavoro riguardo all’assenza per malattia. Questo assicura il rispetto delle normative aziendali e garantisce che i diritti del lavoratore siano tutelati. Durante il periodo di malattia, è cruciale seguire le indicazioni del medico e rispettare gli orari delle visite fiscali, se applicabile. Il medico potrebbe consigliare misure come riposo adeguato, idratazione abbondante e una dieta equilibrata per aiutare a riprendersi dalla condizione. 

Anche i lavoratori in smartworking non sono esclusi dalla possibilità di richiedere malattia per ipotensione, sempre che la condizione sia certificata da un medico. Nonostante la comodità di lavorare da casa, se il caldo influisce negativamente sulla pressione sanguigna e impedisce un adeguato svolgimento del lavoro, la procedura è la stessa: consultare un medico, ottenere un certificato e informare il datore di lavoro.

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