I raggi solari ci regalano la tanto agognata tintarella. Ma possono anche creare non pochi problemi di salute. Come comportarsi
Siamo nel cuore dell’estate. E l’estate, si sa, fa rima con relax, vacanze e divertimento. Ma anche con sole, mare e spiaggia. Infinite giornate a mollo oppure sotto il sole, alla ricerca di una tintarella che poi ci fa essere più attraenti la sera in discoteca. Attenzione, però, perché l’esposizione ai raggi solari può essere problematica per molti. E no, non parliamo di un semplice eritema…
Tra le contromisure da prendere, sicuramente quella di applicare una crema solare con fattore di protezione alto (SPF 50+) è essenziale. È importante scegliere un prodotto che offra protezione sia dai raggi UVA che UVB. Tra le 10:00 e le 16:00 i raggi solari sono più intensi. Limitare l’esposizione in queste ore aiuta a ridurre il rischio di reazioni.
In caso di sintomi gravi o persistenti, è consigliabile rivolgersi a un dermatologo. Il medico può prescrivere trattamenti specifici, come antistaminici o creme corticosteroidi, per alleviare i sintomi. Dunque, non pensiate che basti leggere qualcosa online per poterne sapere più di un professionista del settore.
Sintomi preoccupanti dell’esposizione al sole
Anche perché, l’eritema è solo uno dei problemi che l’esposizione al sole può causare. L’allergia al sole, scientificamente nota come fotosensibilità, è una condizione che si manifesta con una reazione anomala della pelle ai raggi ultravioletti (UV). Questa reazione può provocare eruzioni cutanee, arrossamenti, prurito e, nei casi più gravi, bolle o vesciche. Anche persone giovani hanno parlato pubblicamente di questa problematica, sensibilizzando sull’importanza di riconoscerla e gestirla correttamente.
L’allergia al sole può essere scatenata da diversi fattori. Tra le cause più comuni vi sono alcuni farmaci, come antibiotici e antinfiammatori, che possono aumentare la sensibilità della pelle al sole. Anche l’uso di cosmetici o profumi contenenti ingredienti fotosensibilizzanti può provocare reazioni. Persone con malattie autoimmuni, come il lupus, sono più suscettibili a sviluppare fotosensibilità. Esiste una predisposizione genetica che può aumentare il rischio di reazioni allergiche al sole.
I sintomi dell’allergia al sole possono variare da lievi a severi. I segnali più comuni includono arrossamenti, anche importanti: le aree esposte al sole diventano rosse e irritate. Sensazioni di prurito e bruciore possono accompagnare l’eritema. Inoltre, possono comparire piccole vesciche o papule che si raggruppano, spesso causando fastidio e disagio. La pelle può iniziare a desquamarsi a seguito dell’irritazione.