Può succedere a tutti di trovarsi in una situazione debitoria particolarmente difficile. Ma esistono misure per rivedere la luce.
Avere dei debiti col Fisco o, comunque, in generale, con lo Stato, può essere qualcosa che incide profondamente sul nostro stato d’animo, creando grande preoccupazione. Fortunatamente, però, la legge italiana permette di condonare una parte dei debiti che abbiamo accumulato. Ecco come fare.
Preliminarmente dobbiamo dirvi di non entrare nel panico e di non farvi prendere dai sensi di colpa. Può capitare a chiunque di essere in un periodo di maggiore difficoltà economica e, quindi, di avere maggiori problemi a pagare le proprie pendenze. Tutto può risolversi. Né, tantomeno, dovete sentirvi dei criminali se avete ricevuto degli avvisi di pagamento. Anche in questo caso, è qualcosa che può succedere a tutti.
Sappiate, peraltro, che esistono nuove misure che permettono a molte persone di sanare la propria posizione debitoria in maniera più favorevole. Recenti disposizioni offrono la possibilità di ridurre parte del proprio debito e di pagare solo una frazione del totale dovuto, in base alla propria situazione economica. Ecco come funziona e chi può accedervi.
Nuove opportunità per uscire dai debiti
Il condono si rivolge principalmente a coloro che si trovano in una situazione di comprovata difficoltà economica, che rende impossibile o particolarmente gravoso il pagamento dell’intero importo dovuto. La misura è destinata ai debiti con enti pubblici, come l’Agenzia delle Entrate o enti locali, ma potrebbe essere applicabile anche a specifiche situazioni debitorie con istituti di credito privati.
Per accedere al condono, il debitore deve presentare una richiesta formale, dimostrando la propria incapacità di far fronte all’intero debito. La valutazione della domanda tiene conto di diversi fattori, tra cui il reddito, il patrimonio, e la presenza di ulteriori obblighi economici. Una volta accolta la richiesta di condono, viene stabilita una nuova somma da pagare, inferiore al debito originale. Il debitore può quindi saldare la nuova cifra attraverso rateizzazioni o in un’unica soluzione, in base agli accordi stabiliti. Questa riduzione del debito consente a molte persone di uscire da situazioni di insolvenza che, altrimenti, potrebbero trascinarsi per anni, con gravi conseguenze sul piano personale e finanziario.
Esiste, nell’ordinamento italiano, una misura, nota come esdebitazione, che permette la cancellazione dei debiti in specifici casi. Essa è disciplinata dall’art. 14-terdecies della L. 3/2012, che introduce una specifica procedura per chi è sommerso dai debiti e non riesce a farvi fronte. In questo modo, si estinguerà la pendenza e si vedrà il proprio nome rimosso dal CRIF, ossia la Centrale dei Rischi Finanziari.