Si può essere assunti nelle pubbliche amministrazioni senza concorso? Si può. Ecco le eccezioni e le normative che cambiano tutto.
Anche se la cultura del lavoro in Italia è cambiata, ancora in tanti sognano di diventare dipendenti pubblici. Questo perché nelle pubbliche amministrazioni il trattamento verso il lavoratore è migliore, considerando che molte volte capita che i privati non applichino correttamente le leggi rispettando i diritti dei loro dipendenti. Poi c’è un altro motivo, che è quello della maggiore facilità a trovare un impiego a tempo indeterminato, anche se la precarietà è presente anche tra i dipendenti nelle PA.
Di norma per accedere ad un impiego pubblico bisogna partecipare a un concorso, come prevede la nostra Costituzione, all’articolo 97. Questo per garantire una procedure trasparente e aperta, ma anche per accertare la congruità della procedura e i requisiti che consentono lo svolgimento delle mansioni. I concorsi pubblici valgono sia per le assunzioni dall’esterno, sia in relazione ad un inquadramento di livello superiore di personale già in servizio nella PA.
Assunzione in pubblica amministrazione senza concorso, è possibile?
Per accedere ad un concorso bisogna prepararsi e sottoporsi ai test. La domanda è se è possibile essere assunti in un impiego pubblico senza dover partecipare ad un concorso. La regola del concorso pubblico non è assoluta, perché ci sono delle eccezioni. Vediamo in questo articolo di quali eccezioni si tratta e come essere assunti in una PA senza dover accedere ai concorsi pubblici.
Su questo aspetto la Corte Costituzionale ha richiesto peculiari e straordinarie esigenze di interesse pubblico, che consentono al legislatore di derogare al principio costituzionale del concorso pubblico. La sentenza è la 195/2010. Dunque è previsto un caso di avviamento degli iscritti negli elenchi anagrafici, che sono le vecchie liste di collocamento per le qualifiche e i profili per i quali è richiesta solo la scuola dell’obbligo.
Un’altra eccezione è la chiamata numerica, come il collocamento mirato dei soggetti invalidi o disabili; chiamata diretta nominativa per le altre categorie protette alla L 407/1998. Poi ci sono gli apprendisti e le amministrazioni possono reclutare giovani fino al 10% delle proprie capacità assunzionali, percentuale che sale al 20 per i comuni, unioni dei comuni, province e città metropolitane.