Qual è la quantità d’acqua che dovremmo bere ogni giorno per garantire benessere al nostro organismo? La risposta può essere diversa da quello che molti pensano.
È certamente capitato a tutti noi, e in decine di occasioni, di ascoltare quanto sia necessario bere acqua per fare in modo che il nostro organismo sia idratato. In genere si riferisce che la quantità giusta sarebbe pari a 1.5-2 litri di acqua al giorno, livello che è davvero difficile da raggiungere per alcuni, che avvertono raramente lo stimolo della sete nel corso della giornata.
In realtà, si dovrebbe bere prima di quel momento, quello è già un campanello d’allarme che arriva dal nostro organismo, che ci fa capire di essere vicini alla disidratazione. Ma c’è davvero una quantità minima da assumere o quello è semplicemente un livello standard? Saperlo può essere davvero importante e può eliminare un dubbio che è davvero diffuso.
Quanta acqua bere e perché è importante farlo
A livello generico si può dire che la quantità di acqua giusta da assumere ogni giorno si aggira tra i 1200/1300 ml e i 1900/2000 ml. Ovviamente è bene farlo diluendo l’operazione nell’arco della giornata, cosa che può rendere utile raggiungere l’obiettivo anche da parte di chi solitamente beve poco. Questa indicazione di massima, infatti, equivale a circa 6-8 otto bicchieri, meglio se la mattina appena alzati, un paio d’ore prima del pranzo, a metà pomeriggio, a cena e prima di andare a dormire.
La raccomandazione non è comunque specifica, secondo quanto riferito dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) nel caso dei soggetti adulti sarebbe ideale garantire un apporto di 2-2,5 litri per i maschi e di 1,6-2 litri per le femmine. Il fabbisogno può comunque variare, a seconda delle attività che si fanno nel corso delle 24 ore, è bene precisarlo.
Con l’età è inevitabile aumentare il quantitativo con un picco massimo per gli adulti, mentre diminuisce negli anziani. Anzi, in quest’ultimo caso molti di loro hanno raramente sete, ma sarebbe bene spingerli a bere per evitare possano disidratarsi e andare incontro a capogiri che possono rivelarsi pericolosi. Le donne in gravidanza e in allattamento dovrebbero aumentare il consumo, ben sapendo che quanto mangiano e bevono viene assimilato anche dal figlio, così come gli sportivi. In quest’ultimo caso è naturale sudare perché il corpo durante il movimento produce calore, al punto tale da utilizzare le goccioline per abbassare la temperatura esterna. Il principio da seguire non è quindi difficile: si dovrebbe bere di più se si fa movimento (il ballerino Roberto Bolle sostiene di arrivare fino a 7 litri, chi invece si muove poco ha bisogno di una quantità ridotta.
È bene saper riconoscere i sintomi della disidratazione, così da correre ai ripari al più presto, ben sapendo che si tratta di una situazione a cui non si dovrebbe arrivare mai. Sono tipici di questa situazione pelle secca, bocca asciutta, occhi infossati, pressione bassa, tachicardia, difficoltà di concentrazione, crampi muscolari, secchezza delle mucose, difficoltà ad articolare un discorso e senso di debolezza.
Mangiare regolarmente frutta e verdura, ricche di acqua, sali minerali e vitamine può essere un aiuto importante. Gli effetti garantiti per chi agisce nel modo migliore sono importanti: si aiuta regolare la temperatura corporea, si favorisce la digestione e l’assorbimento dei nutrienti, e si facilita l’eliminazione delle tossine.