Sempre più persone, negli anni, hanno aderito alla rottamazione delle cartelle esattoriali. La quarta edizione prevede una importante novità
Può essere qualcosa di molto preoccupante e frustrante avere delle pendenze economiche con il Fisco e con lo Stato in generale. Per questo, negli ultimi anni, sempre più persone hanno attinto alla possibilità di “rottamare” le proprie cartelle esattoriali. Pensate che questa possibilità è arrivata alla sua quarta edizione. Con una novità molto interessante per i contribuenti italiani.
La misura della rottamazione delle cartelle esattoriali permette di eliminare le sanzioni e gli interessi di mora, lasciando al contribuente solo l’onere del debito originario. Questo significa che chi aderisce può saldare esclusivamente l’importo della tassa evasa o dell’imposta non pagata nei tempi previsti, senza le penalità aggiuntive. Insomma, il primo è più significativo vantaggio è la riduzione del debito.
C’è poi la questione rateizzazione. I contribuenti possono dilazionare il pagamento in un massimo di 18 rate trimestrali, con scadenze fisse tra il 2023 e il 2027 (febbraio, maggio, luglio e ottobre). La prossima scadenza, la quinta, è fissata per il 31 luglio, con una tolleranza di cinque giorni, permettendo il pagamento entro il 5 agosto senza penalità.
La novità sulla rottamazione delle cartelle esattoriali
Insomma, si tratta di un metodo, di un sistema, cui attingono, sempre di più i contribuenti italiani, per mitigare le difficoltà economiche dovute alle pendenze con lo Stato. Il 2023 ha segnato la quarta edizione della rottamazione delle cartelle, che si è rivelata una risorsa vitale per i contribuenti desiderosi di sanare i debiti con gli enti pubblici e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Finora, la rottamazione quater ha raggiunto la quinta scadenza per il pagamento delle rate.
Le scadenze per la rottamazione quater sono improrogabili e rigide: basta saltare una rata per perdere il diritto alla definizione agevolata. In caso di decadenza, le rate già pagate vengono considerate come acconto, ma il debito torna alla sua forma originale, comprensivo di sanzioni e interessi, e riprendono le procedure esecutive come pignoramenti e fermi amministrativi.
Ma ecco la possibile positiva novità. Si è infatti tornato a parlare di una possibile proroga per la scadenza della rata di luglio, che potrebbe essere spostata al 15 settembre 2024. Come ben sappiamo, infatti, il nostro Paese non vive una situazione economica così florida. Gli italiani annaspano. E così, una proroga potrebbe consentire a molti di trovare le risorse necessarie per saldare i propri debiti tramite la “rottamazione quater”.
Inoltre, il governo sta valutando la riapertura dei termini per i contribuenti che hanno perso la rottamazione a causa del mancato pagamento delle prime due rate del 2024. Questa mossa mira sia ad aiutare i contribuenti in difficoltà sia a incrementare le entrate statali, poiché i guadagni dalla rottamazione sono stati inferiori alle aspettative. Questo potrebbe includere l’inserimento di nuove cartelle nella sanatoria, comprese quelle divenute esigibili dopo il 30 giugno 2022, data limite dell’ultima definizione agevolata.