Pensione, bastano 20 anni di contributi per ottenerla: ecco come fare e quanto prenderai di assegno mensile

La domanda delle domande: quanto si prenderà di pensione? Alcuni vorrebbero andarci dopo 20 anni di contributi. È possibile?

Molti contribuenti prossimi alla pensione si chiedono quale sarà l’importo della loro pensione avendo maturato 20 anni di contributi. Tuttavia, è importante sapere che 20 anni di contributi non sono sempre sufficienti per andare in pensione, anche se si raggiunge l’età di 67 anni. Ma si può avere un assegno mensile importante, con alcuni accorgimenti.

In pensione con 20 anni di contributi
Quanto si percepisce di pensione con 20 anni di contributi? – (ilciriaco.it)

La legislazione previdenziale è soggetta a frequenti aggiornamenti e variazioni, e prevede diverse condizioni. Ad esempio, chi ha iniziato a versare contributi prima del 31 dicembre 1995 può andare in pensione con 20 anni di contributi e 67 anni di età. Invece, chi ha iniziato a contribuire dopo tale data deve rispettare un ulteriore requisito: l’assegno pensionistico deve essere pari o superiore a 1,5 volte l’assegno sociale, che per il 2022 era di 480 euro. Se questo requisito non è soddisfatto, il contribuente dovrà attendere fino ai 71 anni per la pensione di anzianità.

La questione è complessa. Il sistema pensionistico italiano è tra i più complicati al mondo. Non solo. A volte “costringe” a lavorare fino a una età piuttosto avanzata, impedendo, di fatto, di godersi la pensione ancora giovani. Con la possibilità di vivere intensamente, di viaggiare di fare tutto ciò che piace. Per questo, tanti vorrebbero andare in pensione dopo aver versato 20 anni di contributi. Ma non sanno come fare. Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Quanto si prende di pensione con 20 anni di contributi?

L’importo della pensione dipende da vari fattori, inclusi il sistema pensionistico applicato (retributivo, contributivo o misto), la retribuzione percepita negli ultimi anni di lavoro e l’ammontare complessivo dei contributi versati. I sistemi, ormai piuttosto noti, sono tre.

In pensione con 20 anni di contributi
Il sogno di andare in pensione con 20 anni di contributi – (ilciriaco.it)

Il primo è il sistema retributivo. In questo caso, la pensione si calcola applicando un’aliquota del 2% per ogni anno di contributi. Pertanto, con 20 anni di contributi, la pensione sarà pari al 40% della retribuzione media degli ultimi anni. Con il sistema contributivo, invece, si utilizza un coefficiente di trasformazione, che per 20 anni di contributi è pari al 5,575%. Applicando questo coefficiente al montante contributivo (l’insieme dei contributi versati), si ottiene l’importo della pensione.

Infine, il sistema cosiddetto misto. In questo caso si combinano gli anni maturati nei due sistemi (retributivo e contributivo). Ad esempio, con 10 anni nel sistema retributivo e 10 anni nel contributivo, si calcolerà il 20% della retribuzione media per la parte retributiva e si applicherà il coefficiente di trasformazione per il montante contributivo.

Esistono ancora possibilità di pensionamento anticipato con 20 anni di contributi. I lavoratori con un’invalidità pari ad almeno l’80% possono andare in pensione a 61 anni (56 anni per le lavoratrici). Un’altra opzione è la pensione anticipata a 64 anni per chi ha iniziato a versare contributi dal 1° gennaio 1996 e ha diritto a un assegno pensionistico pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale (almeno 1.344 euro nel 2022).

Un buon modo di avere una pensione più ricca, a prescindere da quale sistema si sceglierà, è quello di prevedere una pensione integrativa o un piano di accumulo che possano andare a sommarsi all’assegno standard. Ovviamente, essendo una materia molto delicata e spinosa, il consiglio è quello di sempre: affidatevi a esperti del settore per fare la scelta migliore e, soprattutto, per non disperdere le vostre finanze.

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