Assegno di Inclusione, puoi lavorare senza perdere il sussidio: ecco come devi fare

Novità per quanto riguarda l’Assegno di Inclusione. Infatti adesso potrai lavorare senza perdere il sussidio: come potrai fare. 

Con l’introduzione dell’Assegno di Inclusione, una delle principali innovazioni rispetto al Reddito di Cittadinanza è la possibilità di lavorare pur continuando a ricevere il sussidio. Questo cambiamento normativo ha risposto a critiche precedenti che sostenevano che il Reddito di Cittadinanza incentivasse alcuni beneficiari a non cercare attivamente un’occupazione.

Assegno Inclusione lavorare senza perdere sussidio
Puoi lavorare e continuare a ricevere l’Assegno di Inclusione – ilCiriaco.it

Resta quindi importante capire come sia possibile mantenere il sostegno economico dell’Assegno di Inclusione mentre si lavora.

Inoltre per gli italiani un’altra novità è quella di far partire anche un’attività imprenditoriale. Del resto l’Assegno di Inclusione è stato progettato per integrare il reddito delle persone in difficoltà economica, permettendo loro di migliorare la propria situazione finanziaria mentre cercano opportunità lavorative. Tuttavia è essenziale rispettare determinate regole e limiti per evitare la perdita del sussidio. Bisogna quindi ricordare tutti gli scenari possibili riguardanti questa opportunità. 

Assegno di Inclusione, puoi riceverlo anche lavorando: così non lo perdi mai

L’Assegno di Inclusione rappresenta una nuova misura di sostegno economico introdotta per sostituire il Reddito di Cittadinanza. Questo sussidio è destinato principalmente a soggetti in condizioni di vulnerabilità, come famiglie con componenti invalidi, anziani, e persone assistite dai servizi sociali. Tuttavia una delle domande frequenti riguarda la compatibilità tra il ricevimento dell’ADI e l’attività lavorativa. Questo sussidio può essere compatibile con un’attività lavorativa, ma ci sono alcune regole da rispettare.

Assegno Inclusione lavorare senza perdere sussidio
Il metodo per lavorare e non perdere il sussidio – ilCiriaco.it

L’ADI sussidio non è in conflitto con un lavoro dipendente, autonomo o professionale. Esiste però un limite di reddito da lavoro di 3.000 euro lordi annuali. Questo limite è cruciale per mantenere il diritto al sussidio. È obbligatorio comunicare all’INPS l’avvio di un’attività lavorativa e i redditi previsti entro 30 giorni dall’inizio del lavoro. Questa comunicazione deve essere effettuata tramite il modello Adi.Com. Infine solo la parte del reddito che eccede i 3.000 euro incide sul calcolo del beneficio. Quando il reddito annuo aggiuntivo viene considerato per l’ISEE, potrebbe influire sulla continuità del sussidio.

È fondamentale comunicare prontamente qualsiasi variazione del reddito all’INPS per evitare problematiche. La mancata comunicazione entro 90 giorni dall’inizio dell’attività lavorativa può portare alla sospensione del sussidio. La dichiarazione deve avvenire tramite il modello Adi.Com e deve includere il reddito presunto.

Mantenere l’Assegno di Inclusione mentre si lavora è possibile, purché si rispetti il limite di 3.000 euro lordi annuali e si comunichi adeguatamente con l’INPS. Le regole sono progettate per assicurare che il sussidio integri il reddito senza sostituirlo completamente, offrendo un supporto utile per chi si trova in difficoltà economica. Se stai per iniziare un’attività lavorativa o se hai già un lavoro, assicurati di seguire questi passaggi per mantenere il tuo diritto al beneficio senza problemi.

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