Scopriamo quale categoria di lavoratori ha l’opportunità di andare in pensione a 61 anni, con 6 anni di anticipo rispetto la pensione di vecchiaia.
Mentre aumenta la preoccupazione dei lavoratori in merito all’età pensionabile futura – si prevede un’uscita sempre più tardiva dal mondo del lavoro – ci sono cittadini che ancora possono contare sulla pensione a 61 anni.
La Riforma delle Pensioni come immaginata dai lavoratori potrebbe non arrivare mai, almeno non al momento. Le misure flessibili e strutturali sono l’ultimo pensiero del Governo – di nuovo – perché sono sorte delle complicazioni. L’Unione Europea ha stabilito che l’Italia dovrà ridurre il debito pubblico e abbassare il deficit dall’attuale 7,4% al 3% entro il 2026.
Significa dover recuperare soldi ed ecco perché la Riforma delle Pensioni potrebbe essere nuovamente rimandata oppure arrivare ma in modo diverso da quello sperato dai lavoratori. La previdenza sociale non sarà l’unico mezzo per recuperare risorse. Si ipotizza la sparizione di Bonus e agevolazioni come la Carta Dedicata a Te e la decontribuzione mamme lavoratrici. Insomma, un cambiamento – non positivo – è dietro l’angolo. Meglio approfittare finché è possibile delle misure oggi attive.
I lavoratori notturni possono andare in pensione dai 61 anni e 7 mesi di età. In base al lavoro svolto, poi, il requisito anagrafico cambia. Più ore di lavoro notturno si saranno accumulate, prima si potrà lasciare il mondo del lavoro. Il pensionamento a 61 anni e sette mesi, nello specifico, è concesso a chi ha svolto almeno 78 giorni di lavoro notturno all’anno.
Tra i 72 e i 77 giorni si potrà andare in pensione a 62 anni e 7 mesi mentre tra i 64 e i 71 giorni la pensione è concessa a 63 anni e 7 mesi. Considerando che il requisito contributivo è di 35 anni si può parlare di Quota 96, Quota 97 e Quota 98. Questo per i lavoratori dipendenti. Per gli autonomi servirà un anno in più per andare in pensione anticipatamente. Ci sono altri requisiti da soddisfare per essere riconosciuti lavoratori notturni.
Aver svolto una o più attività lavorativa di notte per minimo 6 anni negli ultimi 7 di occupazione oppure per almeno 7 anni negli ultimi 10 o per metà della vita lavorativa. Soddisfacendo queste condizioni il lavoro svolto sarà considerato usurante e si potrà andare in pensione a 61 anni e sette mesi con decorrenza dal primo giorno del mese successivo al raggiungimento dei requisiti. Verificate i requisiti, calcolate correttamente i giorni di lavoro notturno e scoprirete se siete tra i fortunati che possono andare in pensione in anticipo.
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