Un recente studio mette in evidenza quali siano i cibi da mangiare per ridurre la possibilità di andare incontro al diabete.
Il diabete è una malattia di cui abbiamo certamente sentito parlare spesso, ma in molti casi si tende a sottovalutarla, a meno che non si abbia un amico o un parente a cui è stata diagnosticata. Con questo termine si va a indicare l’aumento nel sangue dei livelli di glucosio (iperglicemia), dovuto a un’alterata quantità o funzione dell’insulina.
L’insulina è infatti un elemento cruciale per garantire benessere al nostro organismo, essendo un ormone prodotto dal pancreas che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Se questa operazione non funziona in maniera adeguata, è inevitabile riscontrare un incremento di glucosio nel sangue, situazione da evitare perché può essere davvero pericolosa.
Riconoscere i sintomi che possono essere tipici del diabete può essere importante, così da agire in maniera tempestiva, se la diagnosi dovesse essere confermata, quando è ancora possibile tenere la situazione sotto controllo. In genere i pazienti registrano un aumento incontrollato della sete, (polidipsia), necessità di urinare spesso con urine abbondanti (poliuria) e stanchezza (astenia).
Si tratta di una patologia più comune di quanto si possa pensare, secondo le stime in Italia ce l’hanno oltre tre milioni di persone, a cui si potrebbe aggiungere oltre un milione di persone che possono averlo senza saperlo. Non tutti ne sono a conoscenza, ma prestare una maggiore attenzione a quello che si mangia potrebbe essere determinante per evitare o almeno ridurre il rischio di andare incontro al diabete.
Sulla base di una recente ricerca scientifica che ha coinvolto oltre 500 mila persone, il consumo di frutta disidratata potrebbe rivelarsi davvero una scelta ideale in un’ottica preventiva, addirittura si parla del 61% di diagnosi in meno. Aumentare la sua assunzione potrebbe essere una mossa che può aiutare in modo particolare chi ha un parente che soffre di questa patologia e teme di avere presto una situazione simile.
A lungo andare, infatti, se le terapie a base di insulina non dovessero funzionare, si può andare incontro a complicanze anche gravi. Basti pensare alle malattie coronariche, che nel 75% dei casi possono portare anche al decesso, oltre a ictus e problemi alle coronarie. La malattia microvascolare può colpire gli occhi, in modo particolare la retina, fino a generare cecità, e i reni. Il danno ai nervi può avere diverse conseguenze, tra cui perdita di sensibilità, problemi di postura, diarrea e disfunzione erettile.
Nei pazienti che hanno una patologia in stadio avanzato si potrebbe notare la formazione di ulcere e di quello che viene definito “piede diabetico“, la causa più comune di amputazione.
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