Genitore defunto, come fare per non ereditare i debiti

In caso di genitore defunto c’è una procedura ben precisa da seguire per evitare di ereditare i debiti, ecco quale.

Perdere mamma o papà può rappresentare sempre un grave dolore, indipendentemente dall’età in cui questo può accadere. Il sentimento di smarrimento resta comunque forte, sia che il decesso sia avvenuto in maniera improvvisa, come può avvenire a causa di un incidente, sia quando invece si è stati a lungo malati, per questo si può vedere quel momento come una liberazione dalla sofferenza patita.

genitore defunto si ereditano i debiti?
Un figlio deve occuparsi di diverse pratiche quando muore un genitore – Foto. ilciriaco.it

Farsi forza è inevitabile, soprattutto perchè ci sono diverse questioni pratiche di cui ci si deve occupare in prima persona, a partire da quando si devono avvisare i parenti, fino all’organizzazione del funerale. Successivamente si passa poi alla gestione dell’eredità, non sempre così semplice quando il proprio genitore è defunto senza aver dato informazioni su quanto fatto in vita.

Genitore defunto: cosa accade con i debiti?

Avere un genitore defunto può comportare grande dolore, ma può anche far venire alla luce aspetti personali di cui non si era a conoscenza. Non è detto che questo accada solo se si viveva lontano o non si aveva un grande rapporto, a volte questo può verificarsi anche perché per vergogna si è preferito tenere i figli all’oscuro di alcune situazioni.

Non è raro ad esempio scoprire che mamma e papà avevano dei debiti, emersi però solo quando ci si è dovuti occupare della successione o quando si è aperto il testamento. La preoccupazione in questi casi non può che essere forte, soprattutto se già di per sé si vive una fase di difficoltà economica e non si sa bene come poter regolarizzare la situazione. Ma è davvero necessario prendersi carico degli insoluti?

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Scoprire debiti di cui non si era a conoscenza può gettare nello sconforto – Foto. ilciriaco.it

La legge a riguardo parla chiaro e permette di chiarire tutti i dubbi in merito. A livello generale i debiti ricadono solo su chi li ha contratti, se è sposato in regime di comunione dei beni, anche sul coniuge (quest’ultimo però nei limiti però del 50%). Nel caso di un genitore, invece, questi ricadono sui figli solo se questi decidono di accettare l’eredità, qualora invece decidessero di rinunciare, anche se si tratta di piccole somme, non dovranno rispondere di niente.

Attenzione, però, se si decide di muoversi in questo modo ci sono ulteriori limiti da tenere presenti. La rinuncia deve avvenire secondo una tempistica ben precisa, entro tre mesi dalla morte è necessario fare un inventario di tutte le proprietà del defunto, inclusi i soldi sul conto corrente, nei successivi 40 giorni si deve manifestare al notaio la propria intenzione di rinunciare.

È però importante anche non fare alcun atto di accettazione implicita dell’eredità, come possono essere i prelievi dal conto corrente o la vendita o l’affitto degli immobili di proprietà del genitore defunto.

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