Quando si contraggono dei debiti sia lo stipendio che la pensione sono a rischio, ma esistono diverse normative e la Legge parla chiaro.
Capita sempre più spesso che i cittadini non riescano a pagare le tasse, o magari i contributi INPS, perché purtroppo l’Italia sta vivendo un momento molto difficile dal punto di vista economico. Un cittadino indebitato potrebbe chiedersi se la sua pensione sia a rischio, perché in caso di debito sa che la Legge consente il pignoramento dell’assegno, anche dal conto corrente bancario. Per fortuna, anche se la medesima Legge tutela ovviamente anche i creditori, le procedure non sono immediate e inoltre consentono una finestra di “sopravvivenza”.
Per capire cosa succede alla pensione in caso di debiti, è innanzitutto opportuno capire quale sia la situazione del debitore: infatti possono essere in atto numerose richieste di pignoramento da parte di diversi Enti o creditori privati, e allora in questo caso si parla di sovraindebitamento. Altro discorso è quando il soggetto da pagare ha solamente le cartelle esattoriali di tasse non onorate in precedenza.
Hai contratto dei debiti? Ecco cosa può capitare alla tua pensione – e quando ti “salvi”
Abbiamo detto che la situazione debitoria può essere di svariato tipo, ma per fortuna le normative attuali contemplano tutte le casistiche e offrono anche dei “paracadute” legali a cui aggrapparsi. Innanzitutto bisogna sapere che in casi di debito multiplo, solamente un creditore alla volta potrà far pignorare la pensione, e ciò dopo aver ottenuto il via dal Tribunale. La banca, così come l’INPS, in questo caso non possono impedirlo.
Va anche detto, però, che per Legge non si può procedere a prelievo forzoso sul conto se lo stipendio/pensione è inferiore a una certa somma, ovvero il triplo dell’assegno sociale che ad oggi è di 534,41 euro. Quindi solamente se la somma eccede i 1603.23 euro può essere pignorata. Per fare un esempio pratico, un pensionato che percepisce un assegno da 1500 euro può vedersi non erogare una somma davvero irrisoria, che non arriva nemmeno ai 100 euro. Questo accade se il creditore è un Ente o una realtà privata.
Quando si parla di debito con l’Agenzia delle Entrate, i criteri di pignorabilità della pensione sono pressoché i medesimi. I limiti sono infatti stabiliti in base all’importo dell’assegno, e dunque il contribuente debitore non corre il rischio di vedersi sottratto tutto il denaro presente sul conto. Naturalmente, questo accade quando il soggetto non possiede altri beni mobili e/o immobili, perché in caso contrario i creditori possono attivare altre misure per riscuotere quanto dovuto, come il fermo amministrativo dell’auto o il pignoramento di oggetti di valore o case e fabbricati di proprietà.