I tatuaggi per loro natura hanno bisogno di cure e attenzioni, soprattutto quando sono appena realizzati, e in special modo in spiaggia.
Cambiano le mode ma i tatuaggi restano sempre un’opera d’arte molto apprezzata, anche perché di tatuatori bravissimi ce ne sono molti. Il tattoo, però, è un tipo di intervento molto traumatico per la pelle e dunque bisogna adottare tutte le precauzioni possibili al fine di evitare irritazioni e/o infiammazioni, a maggior ragione durante la stagione estiva.
Non a caso, difficilmente qualcuno consiglia di fare un tatuaggio in estate, non fosse altro perché la circolazione sanguigna e relativa “emorragia” superficiale della pelle possono per prima cosa ostacolare il lavoro del tatuatore. Poi, perché la parte tatuata deve essere protetta e idratata abbondantemente per un po’ di tempo e l’esposizione al sole, sabbia o cloro non sono fattori che aiutano la guarigione. Se però si è voluto ugualmente eseguire un tatuaggio, i dermatologi consigliano di adottare determinati comportamenti, in modo da proteggere la pelle e il tatuaggio stesso. Ecco un piccolo vademecum.
Spiaggia e tatuaggio non vanno d’accordo, ma se fai così eviti infiammazioni e non rovini la pelle
I dermatologi ricordano che un tatuaggio è da considerarsi, almeno temporaneamente, come una ferita, perché tecnicamente lo è. Gli aghi hanno perforato la pelle, iniettando sotto lo strato superficiale gli inchiostri e l’organismo risponde cicatrizzando il tutto. Quindi ci si trova di fronte a un momento delicato e l’esposizione al sole, così come il contatto con la sabbia o l’acqua salata, possono innescare irritazioni.
La pelle, a seconda della sensibilità soggettiva, può infiammarsi così tanto da compromettere l’intero tatuaggio, quindi è bene prendere alcune semplici cautele. Gli esperti consigliano di utilizzare creme solari con filtri UV molto alti, e anche di evitare l’esposizione diretta al sole. In caso di un tatuaggio sul petto, ad esempio, sarebbe opportuno indossare una maglietta e spalmare molta crema idratante sulla parte tatuata.
Paradossalmente, la pelle indebolita dal trauma del tatuaggio potrebbe irritarsi con il sole, quindi è preferibile scegliere un prodotto di alta qualità, così come per quanto riguarda le creme idratanti. Le cure speciali vanno continuate per qualche settimana, fino a che la pelle non è visibilmente del consueto colore, asciutta, non tesa e non dolorante.
In questo modo si va a dare il tempo a tutta la parte coinvolta nel tatuaggio di guarire perfettamente e al tempo stesso di non compromettere il tatuaggio stesso. Perché se la pelle si infiamma, allora le difese immunitarie vanno ad attaccare anche i pigmenti degli inchiostri e il rischio è quello di sciupare il lavoro fatto dall’artista.