In quale mese dell’anno non arrivano gli avvisi bonari del Fisco? Risponde direttamente l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 9/E/2024
Le scadenze fiscali e i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate possono generare in molti cittadini e contribuenti una grande ansia. Tuttavia, oggi possiamo dirvi che ci sono dei periodi dell’anno in cui è possibile sperare di non ricevere alcun avviso bonario da parte del Fisco. È la stessa Agenzia delle Entrate a dichiarare la “tregua”.
Abbiamo scritto la parola tregua tra virgolette. Sì, perché nel nostro Paese dovrebbe cambiare, in primis sotto l’aspetto culturale, il rapporto che i cittadini hanno con le tasse e con il Fisco. Le imposte, infatti, non sono degli inutili e dannosi balzelli, ma sono delle somme che, se pagate regolarmente e interamente, permettono a tutti di godere di servizi pubblici, quali, su tutti, la sanità. E che, potenzialmente, potrebbero portare a un abbassamento generale delle aliquote.
Dunque, il consiglio di sempre è quello di non vedere né lo Stato, né il Fisco come nemici. Ma, anzi, di dichiarare in maniera certosina e corretta le vostre entrate e pagare, di conseguenza il dovuto. Dichiarazioni erronee e mendaci, infatti, possono portare agli accertamenti del Fisco e a ripercussioni, sia di natura economica, che giudiziaria e legale. Affidatevi sempre a professionisti del settore come i commercialisti, che sapranno consigliarvi al meglio.
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato la circolare n. 9/E/2024, fornendo chiarimenti importanti riguardo l’invio di comunicazioni e inviti da parte del fisco durante le ferie estive e le festività natalizie. Nonostante sia prevista una sospensione degli invii durante questi periodi, l’Agenzia ha precisato che tale tregua può essere revocata in presenza di un pericolo per la riscossione dei tributi.
Anche se le comunicazioni fiscali possono essere inviate nel mese di agosto, i termini per i contribuenti di pagare o rispondere a tali comunicazioni restano sospesi fino al 4 settembre. Questo significa che, nonostante la possibile ricezione di notifiche, i contribuenti non saranno obbligati a prendere provvedimenti fino alla fine del periodo di sospensione.
Il documento di prassi dell’Agenzia delle Entrate specifica anche i casi di indifferibilità e urgenza che permettono l’invio di comunicazioni, inviti e richieste ai contribuenti anche durante i periodi di tregua estiva e invernale, come previsto dal decreto Adempimenti. Queste situazioni eccezionali garantiscono che l’amministrazione fiscale possa agire tempestivamente in caso di necessità, assicurando la continuità della riscossione dei tributi.
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