Con questo trucco è possibile ridurre fino al 50% i consumi della lavatrice: la differnza si vede sin dalla prima bolletta elettrica.
Non possiamo nasconderci dietro ad un dito: per quanto vogliamo risparmiare sull’energia elettrica, della lavatrice è impossibile farne a meno. Tuttavia, la sua comodità ci porta spesso ad attuare atteggiamenti inconsapevoli, con il solo scopo di risparmiare tempo, ma non denaro.
Quando il bucato è sporco, si tende ad infilare tutto in lavatrice, suddividendo il bucato per colore, senza prestare molta attenzione alla temperatura e alle diverse esigenze del tessuto. In effetti, fare un carico più consistente consente di azionare meno la lavatrice; ma siamo sicuri di risparmiare davvero?
In realtà, una singola regolazione della temperatura può tagliare i costi energetici fino al 50%. Ma attenzione, questo metodo non è adatto a tutti i carichi e a tutte le famiglie: come sappiamo, non sempre è possibile farlo e ottenere un bucato impeccabile senza alcuni accorgimenti. Vediamo dunque cosa bisogna sapere per evitare insidie ed ottenere finalmente un risparmio in bolletta.
Lavatrice, fino al 50% in meno sulla bolletta elettrica con questo trucco
Per la maggior parte dei carichi, è possibile lavare a temperature più basse senza problemi. Secondo il Centro Consumatori di Amburgo, capi come camicette, camicie, magliette e maglioni possono essere lavati a temperature inferiori a 30°C. E se sono presenti macchie? Basta pre trattarle a mano con sapone di fiele, grande alleato per debellare lo sporco più ostinato. Senza dimenticare il classico sapone di Marsiglia e quello di alghe naturali: anch’essi fanno miracoli.
Anche usare il ‘pulsante macchia’ sulla lavatrice migliora la rimozione dello sporco. Nonostante la stessa rimanga accesa più a lungo, consuma comunque meno energia rispetto ai cicli di lavaggio a temperature più alte. Ma quanto si può realmente risparmiare adottando il lavaggio a basse temperature? Il beneficio energetico dipende dall’età della lavatrice, ma in linea di massima:
- da 90°C a 60°C: si risparmia circa il 50% di energia;
- da 60°C a 40°C: riduce il consumo di elettricità fino al 45%;
- da 40°C a 30°C: si risparmia un ulteriore 40%.
Anche se può sembrare azzardato, le lavatrici e i detersivi moderni sono progettati per lavorare efficacemente anche a 20°C. Tuttavia, 30°C è una buona via di mezzo per non rischiare di trovarsi il bucato ancora macchiato o poco igienizzato. Nonostante tutti i benefici del caso, una precisazione va fatta per le persone malate o chi soffre di allergie.
Se si hanno allergie agli acari della polvere, è bene lavare la biancheria intima, biancheria da letto e asciugamani a 60°C con un detergente contenente candeggina. Alcuni medici consigliano temperature più alte in casi specifici, ma generalmente, 90°C non sono più necessari da diversi anni.
Un consiglio per evitare che la lavatrice diventi un ricettacolo di batteri, è quello di avviare un ciclo di lavaggio a 60°C un paio di volte l’anno per prevenire la formazione di biofilm nella lavatrice. Questo, infatti, evita la proliferazione di batteri che causano cattivi odori sui vestiti e possibili rischi per la salute.