Il rimborso del 730 spetta anche agli incapienti: ecco come ricevere l’accredito sul conto corrente

Come gli incapienti possono ottenere rimborsi fiscali: guida completa su modello 730, redditi e compensi con ritenuta d’acconto nella no tax area.

Il momento più atteso della stagione dichiarativa è sicuramente quello che riguarda il rimborso fiscale, sia per chi presenta il modello 730, sia per chi utilizza il modello Redditi. Spesso si pensa che chi non ha capienza fiscale, ovvero gli incapienti, non abbia diritto al rimborso Irpef. Tuttavia, questa convinzione non è del tutto corretta. Esistono infatti casi specifici in cui anche gli incapienti possono avere diritto al rimborso fiscale.

Come ottenere il rimborso del 730 per incapienti direttamente sul conto corrente
Rimborso 730 anche per incapienti: la guida per ricevere l’accredito sul conto corrente (ilciriaco.it)

Chi guadagna fino a 8.500 euro annui non è tenuto a versare le imposte sui redditi, in quanto queste vengono azzerate dalle detrazioni per i redditi da lavoro o da pensione. Di conseguenza, non avendo imposte da versare, non si ha diritto a portare in detrazione alcuna spesa. Per questi soggetti, inoltre, non vi è l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi se il reddito è erogato da un unico sostituto d’imposta. Non solo non vi è obbligo, ma non vi è neanche convenienza a presentare la dichiarazione per recuperare le detrazioni, non avendone diritto. Situazione valida quando i redditi derivano da pensione o lavoro dipendente.

Il discorso cambia  per chi ha percepito redditi con ritenuta d’acconto. Chi ha lavorato nel 2023 percependo compensi con ritenuta d’acconto, pur non avendo superato la soglia degli 8.500 euro, può trovare molto conveniente presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730. Quando si riceve un compenso con ritenuta d’acconto, chi eroga il compenso trattiene il 20% per versarla, indipendentemente dalla capienza fiscale del soggetto. Pertanto, anche se non dovuta, la ritenuta viene comunque operata.

I vantaggi fiscali per gli incapienti: come recuperare le ritenute d’acconto e ottenere rimborsi

Tuttavia, in sede di dichiarazione dei redditi, se la ritenuta operata non era dovuta, si può recuperare interamente. Per esempio, un soggetto che ha percepito compensi per un totale di 5.000 euro, ricevendo al netto solo 4.000 euro dopo la trattenuta del 20%, può recuperare la ritenuta d’acconto di 1.000 euro se non ha avuto altri redditi e si trova quindi nella no tax area.

Incapienti e ritenute d'acconto: guida ai rimborsi fiscali
Recupero delle ritenute d’acconto: vantaggi fiscali per gli incapienti (ilciriaco.it)

Presentando il modello 730, il contribuente può ottenere un rimborso di 1.000 euro. Presentare la dichiarazione dei redditi risulta dunque sempre vantaggioso per chi ha percepito compensi con ritenuta d’acconto, anche se il reddito totale ricade nella no tax area. Questo permette di recuperare le somme trattenute a titolo di ritenuta d’acconto, assicurandosi così un rimborso fiscale.

È importante quindi considerare la propria situazione reddituale con attenzione. Anche se si rientra nella categoria degli incapienti e non si è tenuti a versare imposte, presentare la dichiarazione dei redditi può portare vantaggi inaspettati. Nel caso specifico dei compensi con ritenuta d’acconto, il recupero delle somme trattenute può rappresentare un significativo beneficio economico. Non bisogna sottovalutare l’importanza di conoscere a fondo le proprie possibilità fiscali per non perdere eventuali rimborsi spettanti.

Gestione cookie