Il creditore può pignorare il conto corrente anche se ad avere debiti è il genitore oppure il coniuge. Quando succede e come proteggersi.
I familiari che non pagano i debiti sono un pericolo. Secondo la Legge c’è un caso in cui è pignorabile il conto corrente del parente che non ha contratto il debito. Scopriamo quali diritti hanno i creditori e come possono farli valere.
I pagamenti mensili sono numerosi. Mutuo o affitto, assicurazione di veicoli, bollo auto, bollette, tasse di varia natura. Stipendi e pensioni spesso non bastano per far fronte a tutte le spese e si può facilmente incappare in qualche debito. Questo si può contrarre nei confronti di privati o dell’Agenzia delle Entrate. In base al creditore si avranno ripercussioni simili ma con dettagli differenti.
Inizialmente il debitore verrà caldamente invitato ad onorare il suo impegno ma se dovesse continuare a non versare quanto dovuto allora il creditore potrebbe attivare il pignoramento, l’atto di inizio dell’espropriazione forzata dei beni del debitore. E se questo non dovesse avere beni in misura pari al debito contratto? Sarà possibile per il creditore rivalersi pure sui familiari? La risposta è affermativa ma solo ad alcune condizioni.
Cosa dice la Legge sulla pignorabilità dei beni dei familiari del debitore
In alcune circostanze il creditore più pignorare i beni dei familiari del debitore, in altre invece i patrimoni rimangono separati. Il debito passa di padre in figlio qualora questo dovesse accettare l’eredità del genitore dopo la sua morte. Una volta proceduto con l’accettazione, il figlio (oppure il coniuge) diventerà erede e sarà responsabile di ogni bene, debiti compresi, in base alla propria quota ereditaria.
La Legge, però, riconosce dei debiti che non sono trasmissibili agli eredi ossia quelli dovuti a sanzioni amministrative, penali e tribunali, a scommesse e gioco d’azzardo, i debiti prescritti e gli assegni di mantenimento. La normativa, poi, permette il pignoramento dei beni del familiare in caso di fideiussione. L’inadempimento del debitore principale porta il creditore a rivalersi sul patrimonio del familiare fideiussore. Passiamo, in ultimo, al pignoramento del conto corrente.
Questo è pignorabile in caso di cointestazione con il debitore ma solamente nel limite del 50% ossia della parte spettante al cointestatario che ha contratto il debito. In generale, dunque, coniuge e figli non sono considerati automaticamente responsabili dei debiti del familiare convivente. Il pericolo, però, può nascere in caso di pignoramento mobiliare. Gli oggetti potrebbero essere pignorati per presunzione di proprietà del debitore a meno che non si dimostri che appartengono a componenti del nucleo diversi dal debitore stesso.