Sulla pensione di reversibilità ci sono ancora molti dubbi soprattutto se si ha un figlio invalido. Scopriamo cosa dice la legge in merito.
La pensione di reversibilità è un contributo economico che viene riconosciuto al superstite del titolare della pensione. In pratica la Legge italiana prevede che in caso di morte del de cuius, ovvero colui che ha diritto al riconoscimento di un contributo economico mensile (pensione), l’importo della pensione venga riconosciuto in parte o al 100% agli eredi.
Quando sussistono le condizioni per riconoscere parte o tutta la pensione del de cuius agli eredi, il contributo economico prende il nome di pensione di reversibilità. Per aver diritto a questo riconoscimento economico è necessario che siano presenti determinate condizioni di età, di salute e di dipendenza economica. Cosa dice la legge in merito alla possibilità di riconoscere la pensione del de cuius ad un eventuale figlio disabile? Data la condizione di quest’ultimo è possibile ottenere il 100% dell’importo riconosciuto al genitore?
Pensione di reversibilità: quali sono i diritti del figlio invalido
Quando un genitore anziano ha un figlio disabile che non è in grado di provvedere a se stesso a causa della sua condizione di salute, chi provvederà a quest’ultimo in caso di morte del pensionato?
Secondo quanto stabilito dalla legge italiana è previsto un meccanismo che permette al figlio invalido di ottenere un sussidio dopo la morte del genitore. È opportuno specificare che la pensione di reversibilità non ha nulla a che fare con la pensione indiretta: la prima riguarda i familiari di chi già percepisce il riconoscimento economico dall’INPS la seconda invece spetta ai parenti di chi ancora è in attività.
In pratica quando si parla di pensione di reversibilità si fa riferimento alla pensione di vecchiaia, che viene ereditata da un familiare. Questo contributo economico rappresenta un sussidio che spetta ai familiari a carico, dopo la morte del pensionato. La domanda per ottenere la pensione di reversibilità deve essere inoltrata all’istituto previdenziale in via telematica. In ogni caso, questo contributo economico spetta:
- al coniuge, anche separato oppure divorziato;
- Ai figli, anche adottivi o affidati;
- Ai nipoti minori, se a carico.
Un eventuale figlio disabile, che ha condizioni fisiche o psichiche che gli rendono impossibile avere un’indipendenza economica, ha diritto a ricevere il contributo economico al 100%. Per poter essere considerati familiari a carico è necessario non essere economicamente sufficienti ed essere abitualmente mantenuti dal pensionato.