I lavoratori che intendono andare in pensione con l’APE Sociale devono attivarsi subito. A breve scadrà la possibilità di inoltrare la domanda.
Tra le varie forme di pensionamento c’è l’APE Sociale, un’indennità che accompagna i lavoratori fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età). La richiesta di accesso alla misura deve essere inoltrata entro pochi giorni.
Il sistema previdenziale italiano prevede diversi scivoli di pensionamento anticipato che evita al lavoratore di attendere i 67 anni di età per lasciare il mondo del lavoro. Naturalmente occorrerà rispettare specifici requisiti e far parte di determinate categorie per poter godere in anticipo del meritato riposo. Inoltre occorrerà nella maggior parte dei casi accettare un taglio dell’assegno avendo accumulato meno contributi e avendo raggiunto un coefficiente di trasformazione di minore convenienza (nel sistema di calcolo contributivo dell’assegno).
Tra le misure attive nel 2024 citiamo Opzione Donna e Quota 103 (in forte dubbio una proroga nel 2025), la pensione per i precoci, la pensione anticipata ordinaria e la pensione contributiva. Poi c’è l’APE Sociale, non una vera e propria pensione ma un’indennità dedicata a quattro categorie di cittadini. Gli invalidi con percentuale pari o superiore al 74%, i caregiver da almeno sei mesi, i disoccupati e gli addetti ai lavori gravosi.
APE Sociale, la domanda va inviata entro il 15 luglio
L’APE Sociale permette di uscire dal mondo del lavoro a 63 anni e cinque mesi avendo accumulato 30 anni di contributi (36 per gli addetti alle mansioni gravose). Come detto si tratta solo di un’indennità e come tale prevede che l’importo massimo dell’assegno sia di 1.500 euro. Il ricalco verrà effettuato al compimento dei 67 anni, quando si farà domanda di pensione di vecchiaia. In più non prevede l’erogazione della tredicesima.
Per poter andare in pensione anticipata con l’APE Sociale occorre inoltrare domanda entro il 15 luglio 2024, questo il termine ultimo da rispettare per chiedere all’INPS la verifica dei requisiti per accedere alla misura. Si tratta di una seconda finestra, la prima si è chiusa il 31 marzo e gli esiti sono già stati comunicati entro il 30 giugno con pensionamento previsto a luglio.
Ora c’è la seconda scadenza da considerare per non rischiare di allungare la permanenza nel mondo del lavoro e per ottenere i primi versamenti già nell’anno in corso. Infine, una terza scadenza è prevista per il 30 novembre ma il pensionamento sarà concesso solo se rimarranno posti liberi. I pagamenti inizierebbero, comunque, nel 2025. Via, dunque, con l’inoltro della domanda all’INPS entro il 15 giugno se i requisiti sono stati maturati o si matureranno entro la fine dell’anno.