Il TFR si deve indicare nel 730? La risposta ti sorprenderà

Il lavoratore che riceve il TFR al termine di un rapporto di lavoro deve indicare la somma percepita nella dichiarazione dei redditi?

La dichiarazione dei redditi serve al lavoratore per comunicare all’Agenzia delle Entrate i redditi percepiti nell’anno di riferimento. Significa che si dovrà indicare anche il Trattamento di Fine Rapporto?

TFR in dichiarazione dei redditi
Bisogna indicare il TFR in dichiarazione dei redditi? (Ilciriaco.it)

Il Trattamento di Fine Rapporto è una componente dello stipendio dei dipendenti. Viene riconosciuto al lavoratore al termine del rapporto di lavoro sia che avvenga per licenziamento che per dimissioni o pensionamento. Il TFR viene accantonato mensilmente dall’azienda ed è indicato nella busta paga. In generale parliamo di una somma pari ad uno stipendio aggiuntivo all’anno calcolata dividendo la retribuzione annua per 13,5.

Ricevono il TFR i dipendenti con contratto a tempo determinato e indeterminato, sia del settore pubblico che privato anche se con tempi di erogazione molto differenti. Svantaggiati sono gli statali che possono dover attendere anche 5 o 7 anni prima di ottenere la liquidità nonostante questo differimento sia stato considerato incostituzionale. Per quanto riguarda la tassazione del Trattamento di Fine Rapporto bisogna sapere che non avviene annualmente ma in seguito al versamento della liquidazione dopo la fine del rapporto di lavoro.

Il Trattamento di Fine Rapporto va indicato in dichiarazione dei redditi dal contribuente?

Siamo nel periodo in cui i lavoratori devono presentare il modello 730 o il modello Redditi. In questo modo ottemperano ad un obbligo nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Dovranno procedere entro il 30 settembre o il 31 ottobre indicando nella dichiarazione 2024 tutti i redditi percepiti nel 2023 più le spese che danno diritto a deduzioni e detrazioni. Va inserito anche il TFR?

Trattamento di Fine Rapporto e dichiarazione dei redditi
Si dichiara la liquidità ottenuta a fine rapporto lavorativo? (Ilciriaco.it)

Pur essendo una parte della retribuzione del lavoratore, il TFR appartiene alla tipologia di redditi esenti IRPEF dato che quando viene erogato – come detto – la somma è assoggettata a tassazione separata. Significa che la cifra non dovrà essere indicata nella dichiarazione dei redditi pur producendo una Certificazione Unica. La documentazione andrà conservata per minimo 5 anni in modo tale da presentarla in seguito ad un eventuale controllo dell’Agenzia delle Entrate.

La tassazione sostitutiva, dunque, permette di non conteggiare il TFR in dichiarazione tant’è che il lavoratore o pensionato non ne troverà traccia nel modello precompilato. Ricordiamo, poi, che l’imposizione fiscale sul Trattamento di Fine Rapporto è del 17% o del 15% in caso di investimento in un Fondo di Previdenza complementare. Sarà l’Agenzia delle Entrate ad effettuare il conguaglio con riferimento alla tassazione provvisoria applicata al momento della liquidazione del TFR.

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