I tempi sono maturi per portare le pensioni minime a 1000 euro? Che cosa sta succedendo e quali sono le nuove ipotesi
Portare le pensioni minime all’importo di 1000 euro è un tema che non è mai venuto meno nell’ambito delle discussioni interministeriali dell’ultimo Governo. Un argomento che cozza con quella che è la situazione del Belpaese dal punto di vista finanziario, di recente aggravata dall’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Ue per deficit eccessivo.
In tale contesto vi è comunque la possibilità di realizzare un progetto di questo tipo, considerato il fatto che ad oggi le minime si attestano a 614,77 euro? Ci sono sviluppi in tal senso pertanto è bene conoscere quello che è lo scenario attuale per capire se effettivamente sarà possibile dare seguito a questo percorso.
Ricordiamo che il primo ad aver annunciato l’intenzione di portare le minime a 1000 euro è stato, nel corso della campagna elettorale del 2022, l’allora leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. La sua scomparsa non ha comunque fatto venir meno l’idea di destinare, non appena le finanze pubbliche lo consentiranno, risorse in tal senso. Il problema è del resto essenzialmente di natura economica piuttosto che politica: un incremento dei trattamenti pensionistici di questo tipo alle attuali condizioni è sostanzialmente non fattibile ed effettivamente le politiche adottate dal Governo hanno consentito di ottenere un incremento limitato a soli 16,16 euro al mese.
Addirittura è stata eliminata la rivalutazione straordinaria del 6,4% rivolta agli over 75, facendo una sorta di mezzo passo indietro rispetto al progetto di Forza Italia. Anche la prossima Legge di Bilancio da approvare entro fine 2024 è improbabile che le cose possano cambiare. Ciò nonostante è arrivata una dichiarazione rassicurante da parte del nuovo leader di partito e vicepremier Antonio Tajani il quale, a seguito dell’approvazione del Documento di economia e finanza ha sottolineato che “farà di tutto per portare le pensioni minime a 1.000 euro al mese entro la fine della legislatura”.
Questo significherebbe vedere i primi risultati entro il 2027. Guardando indietro alcuni piccoli passi sono effettivamente stati compiuti dal momento che nel 2022 la pensione minima era pari a 524,34 euro mensili per un totale di 6.816,42 euro l’anno mentre nel 2024 si è arrivati ai 614,77 euro al mese pari a quasi 8.000 euro annui con un incremento superiore di 1000 euro l’anno. Ciò nonostante parte dell’incremento è legato all’andamento inflazionario piuttosto che a specifiche politiche di Governo.
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