Attenzione alle monete da due euro, la presenza di un particolare simbolo potrebbe farla valere molti soldi.
Entrano ed escono dalle nostre tasche tanto che non ci facciamo nemmeno troppo caso, impegnati ad usarle per acquistare beni o servizi. Stiamo ovviamente parlando delle monete e delle banconote in Euro che da ormai decenni ci accompagnano nelle spese e negli acquisti della nostra vita quotidiana.
Ebbene, i collezionisti lo sanno bene, occorrerebbe invece prestare una certa attenzione alla liquidità che ci ritroviamo tra le mani in quanto in alcuni specifici casi potremmo avere nel portafoglio o in qualche cassetto di casa una vera e propria fortuna a nostra insaputa. Ne sono un esempio le monete da 2 euro: ne esiste una recante un simbolo particolare che ne aumenta, e non di poco, il valore. Scopriamo di quale si tratta.
Monete da due euro, quale può valere molto? Attenzione al simbolo
Quando l’Euro è stato introdotto nei Paesi dell’Unione Europea gli appassionati di numismatica hanno subito avviato le loro personali collezioni. Non limitandosi alle monete divise per Paese ma guardando anche all’anno di conio e alla presenza di eventuali difetti o di simboli particolari. Anno dopo anno infatti sono state introdotte monete sempre diverse e non solo per l’utilizzo comune. Infatti a cadenza annuale i Paesi dell’Eurozona possono richiedere che vengano coniate monete celebrative associandole ad un particolare evento o ad un personaggio che ha segnato la storia del Paese stesso. E tra le monete disponibili la Commissione Europea ha ritenuto che fossero proprio quelle da due euro le più adatte allo scopo.
Chiaramente per coniare monete commemorative occorre seguire specifiche regole indicate nel Regolamento numero 651/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio. E con il tempo queste monete potrebbero, diventando molto ambite tra i collezionisti, acquisire non poco valore. Ma cosa le caratterizza? Anzitutto possono essere emesse solo due monete commemorative da 2 euro all’anno per ogni Paese (solo in casi eccezionali se ne può prevedere una terza). E tutto previa autorizzazione preventiva della Commissione Europea. Oltre a riportare le specifiche tecniche di questa moneta il design sul rovescio della moneta dovrà rimanere invariato.
Il disegno commemorativo invece potrà essere realizzato sul dritto ovvero sul lato nazionale. Sempre a patto di rispettare vari criteri come l’anno di emissione, la dicitura due euro e l’indicazione del Paese emittente. La bozza andrà presentata alla CE e agli altri Stati membri e qualora sia considerata conforme al regolamento verrà concessa l’autorizzazione. Si potranno usare queste monete anche per effettuare pagamenti, oltre che per collezionarle. Ebbene il pezzo più pregiato in tal senso è stato coniato nel 2009 in occasione del decimo anniversario dall’introduzione dell’euro. Pur avendo un valore collezionistico di circa 20 euro è ad oggi molto ricercata e col tempo potrà sicuramente aumentare, è stata coniata in 100 mila pezzi e c’è un errore nel disegno delle stelle europee, più grandi di quelle della moneta originaria.