Ti è mai capitato di prenotare un hotel che poi nella realtà non corrispondeva a ciò che avevi visto sul sito? Ecco come devi procedere legalmente.
Prenotare una vacanza è sempre un momento emozionante, ma cosa succede quando il residence o l’hotel non corrispondono alle aspettative descritte sul sito web? Secondo la legge italiana, i consumatori hanno diritti ben definiti e possono richiedere rimborsi e risarcimenti.
Infatti, in Italia, i diritti dei consumatori in caso di discrepanze tra il servizio turistico offerto e quello effettivamente ricevuto sono tutelati dal Codice del Turismo. L’articolo 46 è particolarmente rilevante per i pacchetti turistici, che includono almeno due dei seguenti servizi: alloggio, trasporto e servizi accessori (come pasti, escursioni, visite guidate, ecc.). Ma cosa fare quindi? Come agire?
Cosa fare se l’hotel non corrisponde al sito
Se al momento dell’arrivo il residence o l’hotel non corrispondono alla descrizione fornita sul sito web o dal tour operator, è importante agire tempestivamente. Prima di tutto scatta foto e video delle condizioni reali della struttura. Prendi nota di tutte le discrepanze rispetto a quanto promesso. Poi informa immediatamente il tour operator delle differenze. Fai presente il problema e chiedi una soluzione rapida, come una sistemazione alternativa o un miglioramento delle condizioni attuali. Ricorda che ogni comunicazione con il tour operator dovrebbe essere documentata per iscritto, via email o messaggio, per avere una traccia delle richieste e delle risposte ricevute.
Se il tour operator non risolve il problema in modo soddisfacente, potresti dover trovare una sistemazione alternativa. Quindi, in primo luogo, conserva tutte le ricevute delle spese aggiuntive sostenute (trasporti, nuovo alloggio, pasti, ecc.). A seconda del tipo di danno subito, esistono diversi termini legali per presentare una richiesta di rimborso o risarcimento. In particolare:
- Hai un anno di tempo dal ritorno al luogo di partenza per richiedere il rimborso del costo della vacanza, dei biglietti e delle spese sostenute per una sistemazione alternativa. Questa richiesta deve essere rivolta direttamente al tour operator, non all’agenzia di viaggio.
- Per richiedere il risarcimento dei danni morali (il cosiddetto danno da “vacanza rovinata”), il termine è di tre anni dall’evento. Questo tipo di risarcimento copre il disagio, lo stress e la delusione subiti a causa della mancata corrispondenza tra le aspettative e la realtà.
Per presentare la richiesta di rimborso, raccogli tutte le prove documentali come foto, video, comunicazioni con il tour operator e ricevute delle spese extra. Poi, invia una lettera di reclamo al tour operator, descrivendo in dettaglio le discrepanze riscontrate e le spese aggiuntive sostenute. Richiedi esplicitamente il rimborso delle somme pagate e il risarcimento dei danni morali. Se il tour operator non risponde o rifiuta la tua richiesta, puoi rivolgerti a un mediatore o un arbitro per tentare una risoluzione extragiudiziale della controversia. Se la mediazione non ha successo, l’ultima risorsa è intraprendere un’azione legale contro il tour operator. In questo caso, potrebbe essere utile consultare un avvocato specializzato in diritto dei consumatori.