Riscatto TFS o TFR: al via le domanda online, cambia tutto
Il vento della digitalizzazione soffia sulle domande di TFS (trattamento di fine servizio) o fine rapporto (TFR). Il riscatto diventa ora più semplice e rapido.
I vantaggi arrecati dall’innovazione dell’Inps sono consistenti, per il cittadino eternamente in lotta contro la burocrazia. I tempi di attesa si riducono e il servizio diventa più veloce ed efficiente, oltre a farsi più semplice. Inoltre, il rapporto con la pubblica amministrazione diventa tanto più diretto e responsabile quanto più informato. Non ci si affiderà più alla mediazione di un impiegato, perché occorrerà farsi carico a viso aperto di ogni scelta, incontrando però difficoltà alla portata di tutti.
Si potrebbe paventare il pericolo dell’ingresso dei propri dati personali nel cloud, la cosiddetta nuvola informatica che sta risucchiando a poco a poco tutte le informazioni che riguardano le nostre vite quotidiane. Sono veramente al sicuro i dati sensibili? Può dissolversi nel nulla il cloud? Niente paura: la copia dei dati, tramite backup, dà tutte le garanzie del caso se si verifica un’emergenza, senza mettere in pericolo la continuità operativa del sistema. E poi le procedure online sono conformi alla legge sulla privacy, garantendo secondo le norme la tutela dei diritti dei cittadini.
Buonuscita in tempi brevi
La procedura agile online renderà più trasparente e più semplice, dunque, il rapporto fra lo Stato e il cittadino. Ne gioveranno i tempi d’attesa, destinati a ridursi. Se ne accorgerà chiunque vorrà collegarsi al sito dell’Inps per presentare la domanda di riscatto della laurea, ma non solo. Tra le nuove funzionalità c’è anche la richiesta di estinzione anticipata delle rate residue di riscatto ai fini del TFS o TFR (la liquidazione), per gli iscritti all’ex Inadel. Con pochi clic, se si è iscritti all’ex Enpas o all’ex Inadel, si potrà effettuare la registrazione dell’avvenuto pagamento di anticipata estinzione.
Non finisce qui. Sarà online infatti la richiesta di esonero dal pagamento delle rate residue di riscatto ai fini TFS o TFR, per gli iscritti all’ex Inadel. E ancora, sia gli iscritti ex Enpas che ex Inadel, potranno rinunciare online al riscatto ai fini TFS o TFR. Sarà infine disponibile anche la consultazione delle domande inoltrate, per verificarne lo stato e i contenuti.
Finalmente il Governo si muove
La pressione esercitata dal Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri si è fatta sentire, assieme alla gran voglia di modernizzazione che ha pervaso l’Inps. Considerata la rilevanza sociale dell’istituto di previdenza, inevitabilmente la dematerializzazione dei documenti e delle pratiche burocratiche si misura sullo snellimento del cruciale ente pubblico fondato dal governo Crispi nel 1895.
Altra accelerazione è venuta dal Pnnr, che agevola e finanzia l’online. Si tratta anzi della missione 1 del Pnnr, che prevede un impegno di 180 milioni di euro da parte dell’Ue all’Italia. I vantaggi si fanno comunque evidenti. Non solo i dipendenti ma anche i datori di lavoro si ritrovano sul web per attivare le nuove funzionalità attivate nelle ultime settimane.
L’ente datore infatti può a propria volta, se si tratta di un’amministrazione statale o di un iscritto ex Enpas, presentare sul web la domanda di riscatto ai fini TFS o TFR, oppure fare richiesta di anticipata estinzione delle rate residue di riscatto. Va in rete sia la richiesta di esonero dal pagamento delle rate residue di riscatto che la consultazione delle domande inoltrate.
Le nuove opportunità sono rese possibili sul sito dell’Inps, accedendo tramite Spid di livello 2, oppure con la Carta nazionale dei servizi, o con la Carta di identità elettronica o il pin dispositivo che l’istituto di previdenza rilascia solo ai residenti all’estero, o con elDAS (electronic IDentification Authentication and Signature), scrivendo nel campo “Ricerca” della Homepage “Riscatti TFS e TFR”.