Un male oscuro, la depressione, che ora, una ricerca scientifica mette anche in correlazione con il declino cognitivo umano.
Le depressione è uno dei mali del nostro tempo, spesso sottovalutata. Spesso, infatti, diamo molto peso ai problemi di tipo fisico, sottovalutando, colpevolmente, quello che riguarda la nostra salute mentale. Oltre al malessere e ai traumi che porta e che lascia la depressione, oggi la scienza ci dice anche che può accelerare il declino cognitivo. Ecco lo studio che inquieta.
Una persistente sensazione di tristezza, perdita di interesse per le attività quotidiane e una serie di sintomi fisici e mentali che possono influenzare gravemente la qualità della vita di chi ne soffre. A voler sintetizzare, senza alcuna pretesa di rango scientifico, potremmo definire così la depressione. Tra i sintomi fisici possiamo senza dubbio menzionare affaticamento, cambiamenti nel sonno e nell’appetito, dolori e malesseri senza una causa fisica apparente.
Una crisi depressiva può colpire chiunque e questo va detto senza infingimenti. A causare tutto ciò, possono essere svariati fattori, tra cui una storia familiare e genetica, ma anche eventi tristi della vita, quali la perdita di una persona cara, problemi finanziari o di lavoro.
Riconoscere la depressione e cercare aiuto è fondamentale. Molte persone non ricevono il trattamento di cui hanno bisogno a causa della stigmatizzazione e della mancanza di consapevolezza. È essenziale promuovere una cultura di comprensione e sostegno per chi ne soffre, favorendo un ambiente in cui le persone si sentano sicure nel cercare aiuto. Ovviamente, il nostro consiglio è quello di sempre: non pensiate che la depressione sia uno stigma sociale e parlatene senza problemi, soprattutto con psicologi e psichiatri. Questa è l’unica strada per uscirne al più presto, anche perché, come vedremo di qui a breve, i sintomi della depressione possono accelerare il declino cognitivo. E questo va assolutamente scongiurato.
Gli strascichi della depressione sulla nostra mente
Un recente studio condotto nel Regno Unito, infatti, avrebbe certificato come i sintomi causati dalla depressione (ne abbiamo elencati solo alcuni) possano incidere profondamente sulla nostra mente, addirittura accelerando il percorso di declino cognitivo del nostro cervello.
La ricerca è stata pubblicata su su JAMA Network Open e ha analizzato circa 16 anni di dati su più di ottomila adulti, con un’età media di 64 anni. Gli studiosi sono arrivati alla conclusione che depressione e memoria siano strettamente collegate tra loro e si influenzino vicendevolmente.
Quindi chi ha avuto nella propria vita sintomi depressivi è maggiormente incline a perdere più facilmente la memoria. E, di converso, chi, geneticamente, ha sempre avuto problemi di memoria sarebbe maggiormente predisposto a sviluppare sintomi depressivi. Questo, secondo gli scienziati, per via di cambiamenti nel cervello, come squilibri neurochimici, cambiamenti strutturali in regioni importanti durante l’elaborazione dei ricordi e disturbi nella capacità del cervello di riorganizzarsi e formare nuove connessioni.