Sapete che le porte dell’inferno esistono davvero e non si tratta solo di un film apocalittico? Ecco dove si trovano e cosa sono.
Le porte dell’inferno si trovano in uno dei posti più inaspettati della Terra e sono un vero e proprio luogo che si può visitare, ma che sicuramente vi lascerà senza parole: ecco dove sono e di cosa si tratta.
Un luogo dove la morte, la distruzione e l’abbandono regnano sovrani e proprio dove si narrano leggende e storie oscure emerge il più marcato dei luoghi. È definito “Porte dell’Inferno” ed è un vero e proprio cimitero apocalittico: ecco dove si trova e perché tutti lo chiamano così.
Le porte dell’Inferno sulla Terra esistono davvero: ecco dove si trovano e perché si chiamano così
Ci troviamo in Namibia, nel profondo del deserto, e qui giacciono su una spiaggia i relitti di navi distrutte e anche resti umani in decomposizione. Il luogo descritto in passato come “la Terra che Dio creò con rabbia” è diventato il luogo in cui sono sorte quelle che vengono ad oggi definite le Porte dell’Inferno. Ma come mai in questo posto si trovano relitti di navi e resti umani? La colpa dipende fondamentalmente dall’oceano.
Questo luogo di devastazione e morte si trova infatti sulla Skeleton Cost della Namibia e l’oceano vicino è famoso proprio per le acque molto agitate che, purtroppo spesso, hanno messo in difficoltà le imbarcazioni, non lasciando alcun scampo che una tragica fine. L’area, per una serie numerosa di relitti e di resti di ossa di animali che sono stati accumulati negli anni, è stata chiamata quindi “Porte dell’Inferno”.
Le persone del posto si rifiutano di recarsi in quella zona definendo il posto ormai contaminato e infestato, un luogo di degrado e morte condannato che indica solo la fine del mondo. Il luogo si è guadagnato quindi nel tempo una serie di soprannomi che non hanno affatto giovato alla sua immagine. Eppure la distesa delle dune sabbiose è uno dei luoghi più belli della Terra. Purtroppo questa zona è ribattezzata come la fine del mondo per cui nessuno vuole visitarla, a meno che non abbia interessi macabri. La Namibia, a sud dell’Angola, è ricca di panorami pittoreschi e ha alcune tra le spiagge più belle del mondo. La terra è inospitale ma affascinante e sono molte le persone che si recano qui per turismo.
A causa delle acque infatti le barche si schiantavano sulla sabbia che inghiottiva tutto. Le persone venivano gettate violentemente in mare per cui migliaia di scheletri, navi abbandonate, ma anche aerei in panne, si sono allineati sulle coste e quando la marea dell’oceano si ritira, emergono nella loro devastazione. I resti risalgono addirittura ai primi del 900 quando le navi trasportavano persone che sfortunatamente finivano proprio in quel luogo di morte. Non rimaneva infatti che provare a salvarsi la vita attraversando una palude e il deserto torrido che spesso portava alla morte. Gli scheletri sono un chiaro esempio di quello scenario apocalittico che metteva fine alla vita di chiunque per sventura arrivasse lì.