Riso in bianco, quali sono i consigli da seguire per renderlo (realmente) dietetico: in molti sbagliano

Il riso in bianco rappresenta uno degli elementi d’eccellenza quando si tratta di dieta e alimentazione sana e bilanciata.

Sicuramente è un’integrazione eccellente per i pasti, con alto potere saziante, buono da condire sia caldo che freddo e valido sostituto della pasta e dei cereali in generale. Tuttavia il suo consumo deve seguire sempre una linea precisa, soprattutto in chi ha necessità di perdere peso e segue un regime alimentare specifico.

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Riso in bianco, come renderlo effettivamente dietetico (ilciriaco.it)

Il riso ha un elevato indice glicemico, quindi fa impennare la glicemia determinando il picco di insulina che entra in atto per poter regolare i livelli di glucosio. Questo non vuol dire non mangiarlo ma seguire qualche piccola attenzione per poterlo fare al meglio.

Riso in bianco, come renderlo veramente dietetico

Oggi esistono infinite tipologie di riso, quindi scegliere è veramente difficile. Per la dieta sono importanti anche alternative come il riso rosso o Venere che hanno un gusto eccellente e proprietà estremamente benefiche per l’organismo. In generale sarebbe utile abbinare il riso sempre ad una fibra, in questo modo si va ad abbattere l’indice glicemico.

riso bianco renderlo (realmente) dietetico: in molti sbagliano
Riso bianco, gli errori da non fare (ilciriaco.it)

Una cosa che tutti sottovalutano però è proprio la cottura. Infatti quando viene bollito in acqua si ottiene un procedimento che rende poco digeribile il prodotto finale a causa dell’amido. La scelta migliore è quello di cuocerlo in acqua fredda e senza scolarlo, facendolo poi assorbire a fuoco medio oppure risottato. Ideale anche le insalate fredde dal momento che quando viene posto in frigo l’amido diventa molto più digeribile. Il riso va sempre scolato al dente, non troppo cotto per evitare problemi allo stomaco.

Per scegliere la tipologia migliore bisogna valutare le sue caratteristiche. Il primo step è la sbramatura, quando questo viene separato dal suo stato iniziale, è grezzo e viene definito risone. Poi avviene il processo di sbiancatura, tramite sfregamento. In questo modo si elimina il germe presente, poi si passa alla spazzolatura, alla lucidatura e alla brillatura con talco e glucosio eliminando anche la vitamina B1. Talvolta viene impiegata anche la paraffina che è tossica per la mucosa e può essere deleteria per l’organismo.

Il riso integrale è grezzo quindi conversa le sostanze nutritive rispetto agli altri, mantiene molto meglio i suoi benefici ed è ricco di vitamine e minerali. Ma esistono appunto tante varietà come il Parboiled che invece viene trattato a vapore, così ha una maggiore quantità di vitamine e ferro. In caso di problemi intestinali la cosa migliore è consumarlo con zucca o comunque alimenti molto leggeri e un filo di olio extravergine di oliva, al fine di ripristinare anche il benessere intestinale. Per chi non ha problemi si può consumare ma sempre inserito in una dieta sana e bilanciata.

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