Negli ultimi anni il bonus bollette ha cambiato spesso forma e sostanza; infatti le agevolazioni post-pandemia sono terminate.
Forse molti ricordano che in epoca pandemica il Governo approvò delle misure straordinarie per aiutare le famiglie in difficoltà economiche, difficoltà innescate anche dalla crisi del lavoro dovuta all’emergenza sanitaria.
Ma poi l’emergenza è terminata e pian piano si è “tornati alla normalità”. Ecco perché il Governo, quest’anno, ha deciso che alcune agevolazioni non avevano più motivo di esistere.
Purtroppo oltre alla pandemia ci sono state le guerre, che hanno fatto schizzare alle stelle il prezzo dell’energia. Le famiglie possono usufruire dei bonus bollette. Ecco come funzionano.
Per bonus bollette si intende tutto quel gruppo di aiuti riservati ai nuclei familiari con ISEE basso, che si concretizzano in un abbattimento del prezzo di energia, gas e acqua.
I bonus sono gestiti da ARERA, in collaborazione con l’INPS, perché appunto vengono erogati solamente a chi ha Indicatori Economici di Equivalenza molto bassi. Non più entro i 15 mila euro come l’anno scorso, dunque, perché come detto la misura straordinaria è stata abrogata.
Oggi, il bonus bollette è riservato alle famiglie che hanno un ISEE fino a 9.530 euro, oppure fino a 20 mila euro se in famiglia ci sono 4 o più figli. Non è necessario fare richiesta poiché l’Istituto di Previdenza invia i dati ISEE ad ARERA, che poi fa applicare gli sconti direttamente in bolletta.
Il bonus viene concesso per 12 mesi e poi l’anno successivo viene rinnovato se ovviamente il nucleo familiare rispetta ancora i requisiti.
Va ricordato che il bonus viene erogato all’intestatario delle bollette, che deve avere l’ISEE nei valori sopra indicati. Se ad esempio le forniture di acqua, luce e gas sono intestate al padrone di casa, a chi è in affitto, il bonus non arriva. Inoltre l’utenza deve essere domestica, quindi il bonus è riservato solamente alle famiglie con residenza nell’abitazione in oggetto. Un altro criterio per l’ottenimento del bonus è che l’erogazione del servizio (luce o gas) non sia sospesa per morosità.
Dunque chi risponde ai requisiti non deve fare richiesta, perché lo sconto (in cifre variabili) viene accreditato direttamente nelle bollette. Chi pensa di averne diritto ma non ha visto lo sconto in bolletta, può controllare il proprio ISEE e se fosse avvenuta una variazione che ne ha fatto scendere il valore e deve produrre l’ISEE corrente.
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