Pasta che cuoce in soli 2 minuti? La novità in ambito alimentare è un vantaggio per chi ha poco tempo ma fa storcere il naso ai puristi.
Per noi italiani il cibo non è solo fonte di sostentamento quotidiano, si tratta più che altro di una passione, di un argomento di discussione serio, di una tradizione antica da proteggere, di un vanto nazionale e locale di cui fare sfoggio con turisti, stranieri e altre culture, un bene prezioso da esportare come dono al mondo.
Proprio per tale ragione, quando inizia una discussione su ricette e cibo in generale, capita che si accendano gli animi al pari di quando si disquisisce di politica, religione o sport. Insomma il cibo in Italia è questione di vita non solo per via della sua funzione ma anche per via della preminenza teorica e ideale che ha assunto all’interno della nostra cultura.
Tutti almeno una volta nella vita sono inorriditi nell’ascoltare le varianti estere dei nostri piatti tradizionali e sebbene la sperimentazione sia alla base della cucina e della creazione di nuove ricette, sono in milioni coloro i quali ne fanno una questione d’onore quando ad essere modificata è l’amatriciana o la carbonara.
In generale ci sono due tipologie di cibo notoriamente italiane che non possono essere toccate e si tratta ovviamente della pizza (originaria di Napoli ma vanto nazionale, per altro con regioni che pretendono di avere la versione migliore) e soprattutto della pasta.
Pasta cotta in 2 minuti, novità rivoluzionaria o insulto alla tradizione?
Se da un lato si comprende l’orgoglio patriottico per la nostra cucina e per quei piatti che sono diventati un culto in giro per il mondo, dall’altro è sbagliato chiudere la porta alle novità. In campo enogastronomico, così come in tutti gli altri ambiti lavorativi e commerciali si va avanti con la ricerca e con lo studio, allo scopo non solo di creare nuove ricette ma anche e soprattutto di produrre alimenti nuovi che siano più salutari e rispettino gli standard di sicurezza attuali.
Per questa ragione negli ultimi anni si sono diffuse tipologie di pasta e farine senza glutine, è aumentata la produzione di farine integrali e sono state introdotte in commercio paste prodotte con farine di legumi e verdure. Tale produzione risponde sia ad un’esigenza culturale che ad una salutistica.
Da poco si è concluso l’ultimo “Cibus”, salone del cibo che ogni anno si tiene a Parma e nel quale le aziende alimentari presentano le novità che entreranno in commercio nei prossimi anni. Anche quest’anno il focus principale è stata la salute e sono stati presentati tantissimi prodotti innovativi come caffè e brodi con l’aggiunta di collagene, l’uovo vegetale e la farina di bucce di pomodoro.
Ovviamente sono state presentate delle novità stuzzicanti come la polpa di “Granchio Blu” in arrivo dalla Sardegna, la maionese di soia alla cipolla, l’olio taggiasco alla vaniglia di bourbon del Madagascar, l’acqua all’anguria, le cannucce masticabili e i lecca-lecca musicali. Se dobbiamo però individuare la novità che ha attirato l’attenzione di tutti è la pasta di grano pronta in 2 minuti proveniente dalla Puglia.
Come ricordato sopra, la pasta è uno di quegli alimenti sui quali in Italia non si scherza e l’idea di una pasta che cuoce solamente 2 minuti ha fatto storcere il naso a milioni di italiani. In un periodo come questo in cui si è riscoperto il piacere del grano duro, la qualità di quello di Gragnano, la trafilatura al bronzo e in cui in generale si attende volentieri qualche minuto in più in favore di una cottura al dente e di una pasta che non scuoce mai, la novità è quantomeno in controtendenza.
Com’è possibile che una pasta cucini in così poco tempo? Si tratta di un alimento precotto? Di certo è qualcosa che potrebbe tornare utile a molti, visto che consentirebbe di cucinare un piatto di pasta in modo rapido e di evitare il tradizionale panino quando si ha poco tempo. Se avrà successo anche in Italia, beh, sarà solo il tempo a dirlo.