Pessime notizie: molte famiglie, molto presto, smetteranno di ricevere l’Assegno d’Inclusione anche se soddisfano tutti i requisiti.
Stop Assegno d’Inclusione per migliaia di famiglie anche se soddisfano tutti i requisiti richiesti per ricevere il sussidio. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Vediamo cosa sta succedendo.
Stop Assegno d’Inclusione. A meno di 6 mesi dalla nascita molti nuclei familiari, pur essendo in possesso di tutti i requisiti necessari, smetteranno di ricevere il sussidio a breve. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno gettando nel panico migliaia di famiglie.
Infatti ad essere interessate da questo taglio, secondo le prime stime, saranno oltre 300.000 mila nuclei familiari che, da giugno in avanti, non riceveranno più l’ADI. Ricordiamo che questo aiuto è entrato in scena solo lo scorso gennaio per sostituire il vecchio reddito di cittadinanza.
Per averne diritto è necessario soddisfare diversi requisiti ma i più importanti sono questi:
Sono considerati non occupabili i minori di 18 anni, le persone dai 60 anni in avanti e i disabili con invalidità certificata uguale o superiore al 74%.
Doccia gelata per oltre 300.000 famiglie che, a partire da giugno, smetteranno di ricevere la ricarica mensile dell’Assegno d’Inclusione. Vediamo nello specifico chi perderà il sussidio.
L’Assegno d’Inclusione consiste in un aiuto di 500 euro al mese più altri eventuali 280 euro per chi vive in affitto. Può essere erogato per 18 mesi e, dopo una pausa di un mese, può essere erogato per altre 12 mensilità. Come spiegato, per averne diritto, occorre avere un reddito annuo non superiore a 6000 euro e occorre che all’interno della famiglia ci sia almeno un soggetto “non occupabile”.
Ma non è ancora tutto. Per ricevere il sussidio non è sufficiente fare richiesta all’Inps. Bisogna anche sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale e dopo la sottoscrizione di esso bisogna farsi prendere in carico dai Servizi sociali entro e non oltre 120 giorni.
Chi ha fatto richiesta a dicembre o a gennaio ma non si è ancora recato presso i servizi sociali, ora rischia di perdere l’aiuto statale. Per evitare di perdere tutto, è necessario, quindi, muoversi tempestivamente e non attendere di essere convocati dai servizi sociali.
Se non sei ancora stato convocato, allora prendi tu l’iniziativa e contatta i servizi sociali del tuo Comune di residenza o puoi perdere l’Assegno di Inclusione e restare senza aiuti anche per diversi mesi. Dopo il primo incontro, per non perdere il sussidio, dovrai poi recarti dai servizi sociali ogni 90 giorni per fare il punto della situazione e comunicare eventuali progressi nella ricerca di un lavoro.
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