Dal tumore del rene ci si può salvare. Ma si devono riconoscere tempestivamente i sintomi: ecco tre segnali individualizzanti
Il tumore del rene è uno dei dieci tumori più comuni al mondo e colpisce prevalentemente adulti tra i 50 e i 70 anni, con una maggiore incidenza negli uomini rispetto alle donne. La diagnosi precoce e i progressi nei trattamenti hanno migliorato significativamente le prospettive per i pazienti, ma la consapevolezza e la prevenzione rimangono cruciali.
La prevenzione del tumore del rene passa attraverso uno stile di vita sano. Ridurre i fattori di rischio come il fumo, il sovrappeso e l’ipertensione può diminuire la probabilità di sviluppare la malattia. È importante inoltre sottoporsi a controlli medici regolari, soprattutto per chi ha una storia familiare di tumore renale.
La diagnosi viene solitamente confermata attraverso una serie di esami diagnostici, tra cui ecografia, tomografia computerizzata (TC) e risonanza magnetica (RM). La biopsia del tessuto renale può essere necessaria per determinare la natura del tumore. Una diagnosi non facile perché spesso i sintomi di cui vi parleremo di qui a breve si manifestano solo in una fase avanzata del male. Ecco tre segnali piuttosto individualizzanti.
I sintomi del tumore al rene
I sintomi del tumore del rene possono variare e spesso non si manifestano nelle fasi iniziali. I segni più comuni includono sangue nelle urine, dolore persistente nel fianco o nella parte bassa della schiena. Notando uno o più di questi sintomi devono scattare immediatamente i controlli.
Anche perché, come in ogni patologia tumorale, il fattore tempo gioca un ruolo fondamentale. Il trattamento del tumore del rene dipende dallo stadio della malattia, dalla dimensione del tumore e dalla salute generale del paziente. Si può pensare all’asporto parziale o totale del rene, mentre, se si ha la fortuna di individuare il male in uno stadio non ancora avanzatissimo si possono tentare terapie mirate farmacologiche o l’immunoterapia, che in questi anni ha fatto passi da gigante.
La chemioterapia, invece, è utilizzata meno frequentemente per il tumore del rene rispetto ad altri tipi di cancro, poiché spesso risponde meglio alle terapie mirate e all’immunoterapia.
La buona notizia è che se il tumore è localizzato e viene trattato tempestivamente, il tasso di sopravvivenza a cinque anni può superare il 90%. Tuttavia, se la malattia è avanzata o metastatica, la prognosi è meno favorevole, anche se le nuove terapie stanno migliorando i tassi di sopravvivenza. Per questo è fondamentale non solo non sottovalutare i sintomi, ma anche sottoporsi a controlli ciclici e mirati.