Ora è possibile avere l’aria condizionata senza alcuna unità esterna, è certamente una soluzione migliore esteticamente, ma anche conveniente.
L’estate è ormai alle porte, per questo tanti temono ci si possa trovare di fronte, come è ormai diventata una costante negli ultimi anni, all’ennesima stagione con temperature altissime, che possono rendere giornate e notti davvero difficili da sopportare. La situazione può apparire talmente pesante da essere al limite della vivibilità, non solo da parte di chi non ama il caldo, da cui non ci si può difendere come con il freddo, ma un po’ per tutti.
Vedere la colonnina di mercurio raggiungere livelli da record (si superano i 30° in modo quasi costante) può spaventare, soprattutto anziani e bambini, per questo non può che essere indispensabile cercare di trovare un possibile rimedio. Il ventilatore non può certamente bastare, per questo non si può prescindere dall’aria condizionata, nonostante l’installazione di uno o più condizionatori (spesso ne serve uno per locale) sia costosa.
L’aria condizionata in casa diventa “moderna” e vantaggiosa
Pur rendendosi conto di quanto possa essere utile avere l’aria condizionata in casa, chi non lo ha ancora fatto risulta essere spesso dubbioso. Si tratta di un pensiero che può dipendere da due motivi, innanzitutto i costi da sostenere per l’impianto, che possono essere non alla portata di tutte le tasche, ma anche la volontà di evitare di fare lavori che possono cambiare l’aspetto estetico della propria abitazione.
È infatti necessario inserire un’unità esterna che sia in grado di comunicare con i condizionatori che vengono poi installati all’interno (si può scegliere in quanti locali averne uno), ma non tutti gradiscono questa idea. Fortunatamente ora è possibile sfruttare una soluzione alternativa, che può essere davvero alla portata di molti.
Un’azienda francese, Caeli Énergie, ha infatti proposto un nuovo sistema di climatizzazione, che non prevede più alcuna unità esterna, né usa gas refrigerante, sostanza che può essere dannosa per l’ambiente. L’idea alla base è quella di sfruttare un sistema chiamato “refrigerazione adiabatica a punto di rugiada”, le cui modalità non sono difficili da individuare: alla base di questo c’è il principio secondo cui l’aria calda rilascia parte del suo calore per far evaporare l’acqua, abbassando così la propria temperatura. Non a caso, si può parlare di una vera e propria refrigerazione evaporativa.
Il vantaggio non coinvolge solo le caratteristiche architettoniche dell’abitazione, ma è anche economico. L‘energia elettrica serve infatti solo per far convogliare l’aria verso il pannello evaporativo presente nell’impianto, una volta arrivata lì viene diffusa all’interno quella filtrata, che è quindi naturalmente più fresca. C’è inoltre un altro dettaglio non da poco da prendere in considerazione: l’aria che viene espulsa è più fredda di quella aspirata, per questo più è alta la temperatura esterna e più sarà efficace il raffreddamento.
Gli aspetti positivi riguardano poi anche l’attenzione nei confronti dell’ambiente (vengono utilizzate molte componenti riciclate o comunque riciclabili) e il risparmio che sarà tangibile in bolletta. Sul momento, però, il costo da sostenere può risultare però più elevato (2.500-3.000 euro rispetto a un condizionatore tradizionale. Il ritorno economico nelle spese previste per l’energia sarà però effettivo e permetterà di rientrare dalla spesa sostenuta. È comunque in crescita il numero di imprese del settore che stanno proponendo una soluzione simile, a conferma di come questa possa rappresentare il futuro.