La polemica taxi continua, ma adesso arriva anche una prima soluzione: taxi privati che costano pochissimo, si agevolano i trasporti
Le grandi città italiane hanno lamentato l’enorme problema legato ai taxi. Roma e Milano in particolare. Chi arriva a Roma Termini o a Milano Centrale con il treno è a conoscenza dell’enorme disagio: file infinite per riuscire a prendere un taxi, attese di ore, anche sotto il sole.
Il disagio poi continua anche con le chiamate telefoniche: i centralini sempre intasati, attese lunghissime e si rischia di rimanere bloccati in strada, o di fare tardi a lavoro e ai convegni. A peggiorare il problema anche la restrizione sull’utilizzo di Uber.
Uber è un servizio di taxi privato, una sorta di app attraverso la quale è possibile prenotare un’auto, proprio come un taxi, ma con prezzi molto più alti. Il servizio UberPop è stato vietato per via di una sleale concorrenza con le licenze dei tassisti. ll Tribunale di Milano ha ordinato la sospensione del servizio di passaggi in auto tra privati, UberPop. La sentenza è stata lapidaria: “Faceva concorrenza sleale ai tassisti”, proprio perché permetteva a chiunque di diventare un taxi senza avere la licenza.
Come si dice, fatta la legge trovato l’inganno: Fasto.bikes, un’azienda inglese, è riuscita a creare un servizio di taxi senza licenza, a prezzi stracciati, per tutte le città d’Italia. Con Fasto chiunque (con delle limitazioni) può dare passaggi ad altre persone con lo scooter e venire pagato per questo servizio. In questo modo si riesce a ovviare al problema relativo alla concorrenza sleale ai taxi, e al tempo stesso si risparmiano tanti soldi per i veloci spostamenti in città, riuscendo anche ad evitare il traffico.
Il servizio dovrebbe debuttare a Napoli, Milano e Firenze e permetterà a tutti coloro che hanno uno scooter e vogliono arrotondare lo stipendio (ma può essere anche il lavoro principale) di iscriversi come autisti tramite l’app ufficiale. A quel punto i clienti, come si fa con Uber, dovranno semplicemente chiedere un passaggio e lo scooter più vicino accetterà la corsa. Il servizio non è ancora partito ufficialmente, però l’azienda sta già reclutando i driver tramite app, bisogna avere patente A e più di 18 anni.
Il costo ovviamente è irrisorio rispetto a quello di un’auto. In questo modo si potranno distinguere i servizi: lo scooter potrà essere utile per gli spostamenti veloci in città, senza valigie e soprattutto potrà trasportare una singola persona, quindi si settorializzerà in una specifica tipologia di passaggio. In questo modo taxi e scooter privati potranno coesistere facilmente.
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