Si può continuare ad avere il rimborso sulla caldaia dopo la vendita della casa? Oggi proveremo a rispondere a questa domanda
Sostituire la caldaia in casa è qualcosa che va a impattare efficacemente, sia sul nostro comfort abitativo, potendo avere temperature più miti nei mesi invernali, sia per ciò che riguarda il rispetto dell’ambiente. In questi mesi, tante sono state le detrazioni possibili per l’adeguamento della caldaia. Ma in caso di vendita della casa, si può continuare a ottenere il rimborso? Ecco cosa dice la legge.
Il mercato offre una vasta gamma di opzioni quando si tratta di scegliere una nuova caldaia. Dalle caldaie a condensazione alle caldaie tradizionali, passando per le caldaie ibride e quelle a biomassa, ci sono molte soluzioni tra cui scegliere. Le caldaie più efficienti possono recuperare il calore dai gas di scarico e ridurre i consumi energetici fino al 30% rispetto alle caldaie tradizionali. Il che, unito alle importanti detrazioni fiscali messe in atto dal Governo e dagli enti territoriali, rappresenta senza ombra di dubbio un bel gruzzolo per chi ha deciso di compiere questo passo.
Se anche tu che leggi sei tra le tante persone che, in questi, mesi, hanno usufruito del bonus caldaia e ora hai venduto la tua casa, allora ti interesserà sapere cosa ne sarà della detrazione ancora in corso. La normativa, sul punto, parla chiarissimo.
E, allora, la domanda cui tenteremo di rispondere oggi, leggi alla mano, è: cosa succede alle detrazioni non utilizzate quando si cambia proprietà dell’immobile? Secondo le normative vigenti, le detrazioni fiscali non utilizzate in tutto o in parte dal precedente proprietario possono essere trasferite all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare per i rimanenti periodi di imposta. Questo trasferimento avviene automaticamente, a meno che non sia stato concordato diversamente nell’atto di trasferimento.
Affinché l’acquirente possa beneficiare delle detrazioni fiscali, è fondamentale che sia in possesso della documentazione necessaria. Questa include una copia della concessione edilizia, la dichiarazione di ultimazione lavori e l’atto di compravendita, da cui risulti il corrispettivo su cui calcolare la detrazione. Questi documenti sono essenziali per poter dimostrare la legittimità e l’importo delle detrazioni richieste.
Anche se il precedente proprietario non ha utilizzato integralmente le detrazioni fiscali a cui aveva diritto, ciò non preclude la possibilità per il nuovo acquirente di beneficiarne. A partire dalla data dell’acquisto, l’acquirente può usufruire delle detrazioni non utilizzate dal precedente proprietario, limitatamente alle rate mancanti fino al compimento del decennio.
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