È possibile allontanarsi dal disabile che stiamo assistendo? È la domanda che si pongono in tanti: facciamo chiarezza, leggi alla mano
Assistere una persona con disabilità è un compito che richiede dedizione, competenza e un profondo senso di empatia. Il ruolo di chi assiste va oltre la semplice cura fisica, comprendendo aspetti emotivi, sociali e psicologici fondamentali per garantire una qualità della vita dignitosa e soddisfacente per la persona assistita.
Sotto il profilo legale, invece, come funziona? È possibile allontanarsi per qualche ora dalla persona cui si prestano le cure? Facciamo chiarezza.
Gli assistenti possono essere familiari, amici, volontari o professionisti. Indipendentemente dal loro status, condividono la responsabilità di supportare la persona disabile nelle attività quotidiane, che possono includere l’igiene personale, la somministrazione di farmaci, l’aiuto nella mobilità e il supporto durante le visite mediche. Ovvio, dunque, che serva un’assistenza continua e costante, dato che le esigenze della persona possono arrivare in qualsiasi momento.
Assistere una persona con disabilità comporta anche la conoscenza dei diritti e delle normative vigenti. In Italia, la Legge 104/92 sancisce i diritti delle persone con disabilità, inclusi i permessi lavorativi per i familiari che le assistono. Conoscere queste leggi aiuta gli assistenti a navigare nel sistema burocratico e a ottenere il supporto necessario. Facciamo chiarezza proprio su questi aspetti.
Preliminarmente, vogliamo sottolineare quanto sia fondamentale utilizzare correttamente i permessi previsti dalla Legge 104. Assistere i disabili è un compito troppo importante, troppo delicato e troppo nobile per poter essere svilito da comportamenti poco consoni.
I caregiver, dunque, devono assicurare il supporto necessario alle persone con disabilità. Ciò non significa che debbano rimanere costantemente con loro, ma che possono allontanarsi solo per brevi periodi e per svolgere compiti a loro favore. Infatti, è consentito uscire dalla casa della persona disabile per fare la spesa, acquistare medicinali o svolgere altre commissioni per conto del familiare. Non si devono temere conseguenze neanche nel caso si partecipi a un convegno riguardante la patologia del soggetto disabile. La Cassazione ha inoltre stabilito che è illegittimo il licenziamento di chi si allontana per risolvere un problema improvviso.
Tuttavia, esistono attività non ammesse durante i permessi legge 104. Si tratta tendenzialmente di attività ludiche e di svago. In generale, non sono consentite tutte quelle azioni non strettamente legate all’assistenza del disabile. Questi comportamenti sono considerati un abuso e possono portare al licenziamento per giusta causa. Inoltre, il lavoratore può essere denunciato per truffa aggravata nei confronti dello Stato se beneficia indebitamente di un trattamento economico senza adempiere ai compiti richiesti.
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