Le spese mediche possono essere rimborsate, ma è possibile avere i soldi indietro senza le ricevute della farmacia? La legge cosa dice?
È possibile richiedere il rimborso delle spese mediche senza lo scontrino “parlante” della farmacia? Ecco cosa dice la legge a riguardo e cosa possiamo fare per la detrazione delle spese sanitarie.
La detrazione delle spese sanitarie, e quindi anche dei farmaci, è sicuramente una delle più importanti azioni che i cittadini possano mettere in pratica per recuperare soldi. Attualmente questo avviene anche grazie alla farmacia che predispone il cosiddetto scontrino “parlante” ovvero che riporta il codice fiscale di chi compra il farmaco. Ma è possibile richiedere un rimborso senza questo documento? Ecco cosa dice la legge.
Chiedere rimborso per le spese mediche senza scontrino è possibile? Ecco cosa dice la legge
Secondo quanto predispone la legge dal 2007, è stata introdotta una nuova regola che riguarda gli scontrini parlanti o descrittivi nelle farmacie. Questi forniscono dettagli preziosi per la contabilità e in modo automatico inseriscono la spesa sostenuta nel cassetto fiscale del contribuente, quindi anche sul 730 precompilato. È sul cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate quindi che si trovano tutti gli scontrini della farmacia ma la domanda resta lecita: questi devono essere ancora conservati per compilare il 730?
Quello che è fondamentale per la detrazione fiscale delle spese sanitarie è lo scontrino parlante. Questo serve per monitorare le spese sanitarie e usufruire delle detrazioni fiscali previste. Gli scontrini semi-parlanti invece possono essere utili per i concorsi a premi e quindi solo in questi casi specifici vanno conservati. In Italia le spese per i farmaci possono essere detratte anche se ci sono limiti infatti la detrazione di imposta relativa alle spese sanitarie ammonta al 19% del totale annuo, ma si deve superare la soglia minima di 129,11 euro.
Si possono detrarre tantissimi prodotti inclusi farmaci con e senza prescrizione medica, farmaci omeopatici, galenici e fitoterapici. Per qualsiasi dubbio in merito è sempre però consigliabile consultare un commercialista esperto che aiuti ad ottenere le informazioni dettagliate. Questi professionisti possono infatti fornire la consulenza dettagliata su tutte le regole applicabili alle spese mediche e alle detrazioni fiscali in Italia. Quindi, per rispondere alla domanda iniziale, gli scontrini non sono obbligatoriamente da conservare perché inseriti in modo automatico sul 730 precompilato. Sono però in ogni caso, da conservare come funzione di controllo.