Google Wallet potrebbe essere presto un ricordo lontano per chi possiede questi smartphone e quindi anche i pagamenti digitali.
Ad oggi Wallet è il sistema Android sicuro e utilizzato largamente per i pagamenti direttamente da smartphone. Si tratta a tutti gli effetti di un portafoglio virtuale di Google in cui vengono raccolte le carte di debito e di credito con cui effettuare le transazioni.
Permette non solo di pagare direttamente online quindi inserendo in modo automatizzato la carta senza doverla impostare ogni volta, aggiungendo solo il codice CVV per sicurezza, ma anche di pagare nei negozi e negli store abilitati tramite lo smartphone, quindi anche quando ci si dimentica le carte a casa.
Un sistema sicuro e molto veloce che negli ultimi anni si è largamente diffuso e che potrebbe subire molto presto uno scossone importante. Ad oggi i sistemi portanti per i pagamenti sono sicuramente quelli di Google e quelli di Apple. Questi risultano i più sicuri e affidabili e sono anche quelli maggiormente impiegati da tutti.
Il problema riguarda gli ultimi aggiornamenti e quello che potrebbe accadere a breve. Infatti questo sistema lanciato nel 2022 non solo deve fare i conti con la concorrenza crescente, dal momento che dopo Apple che riguarda un sistema operativo diverso anche Samsung ha lanciato il suo Wallet facendo perdere terreno a Google, ma anche perché di fatto le funzionalità potrebbero essere limitate per questioni di sicurezza e compatibilità. Su alcuni smartphone quindi potrebbe esserci lo stop definitivo.
Laddove il cellulare non sia in grado di avviare un aggiornamento superiore alla versione Android 9 e quindi il pacchetto dati per la sicurezza, non potrà più beneficiare dell’uso del Wallet. Dal 10 giugno questa decisione sarà definitiva e quindi tra meno di un mese coloro che non hanno un aggiornamento superiore o non possono installarlo per motivi di spazio o di altro tipo dovranno anche sottostare alla fine del servizio stesso. L’applicazione smetterà di funzionare e con essa le carte collegate. L’utente potrà sfruttare un altro servizio se disponibile e funzionante ma non più quello di Google.
Il problema sorge proprio per questioni di sicurezza. Infatti è ovvio che laddove ci siano deficit in questo senso, Google non può più essere responsabile della transazione e si occupa di eliminare il problema alla base, rendendo non funzionante l’applicazione su quei dispositivi specifici. Questo crea un limite ma anche un provvedimento tempestivo per chi vuole continuare ad utilizzare il sistema di pagamento.
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