Un vero e proprio ‘bonus contributi’ comunicato dall’Inps con un apposito messaggio: chi sono gli interessati e in quali regioni
Un’agevolazione importante, riguardante moltissime persone e confermata da un apposito messaggio dell’Inps. La comunicazione dell’Istituto, la numero 927, è arrivata il 4 marzo e di fatto va a prorogare anche per il periodo d’imposta 2024 quello che per molti è noto come ‘bonus contributi’ collegato, in questo caso, all’appartenenza geografica.
Solo alcune regioni d’Italia sono infatti coinvolte in questa preziosa forma d’aiuto e a breve capiremo per quale motivo. Prima di addentrarci nei dettagli di questo bonus, è importante ricordare che potrà essere applicato solo in presenza dei presupposti di legge oltre che nei limiti di spesa previsti. Scopriamo dunque come è strutturato, di cosa si tratta e quali sono i requisiti richiesti.
Per capire meglio in cosa consiste questa agevolazione occorre fare un passo indietro al Decreto Milleproroghe e in particolare all’articolo 17 del DL 215/2023 convertito nella legge 18/2024. È proprio al suo interno che viene stabilito il bonus contributi che in realtà altro non è che un esonero contributivo: già attivo in passato, ne è stata decisa l’estensione, ovvero una proroga anche per il periodo d’imposta 2024. Vi state domandando a cosa sia legato questo esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali?
Ebbene la risposta è molto semplice: all’istituzione della zona franca urbana per i paesi colpiti da eventi calamitosi. Si fa dunque riferimento ai comuni del centro Italia e in particolare a quelli delle regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria mentre l’esonero contributivo è a carico dei datori di lavoro e prevede la sola esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica.
Nel suo messaggio l’Inps specifica che i destinatari dei provvedimenti di riconoscimento di tali agevolazioni avranno la possibilità di impiegare il credito verso l’erario per effettuare i versamenti dei contributi obbligatori nei periodi di imposta considerati ‘ammissibili’ ovvero quelli compresi tra il 2017 e il 2024.
Nulla cambia dal punto di vista operativo: l’Istituto ha confermato che rimangono in vigore, nel merito delle modalità di fruizione delle agevolazioni, le indicazioni fornite negli anni passati. Si potrà dunque fruire delle agevolazioni con una riduzione dei versamenti da attuarsi mediante modello di pagamento F24 con presentazione esclusivamente telematica mediante sistemi Entratel e Fisconline dell’Agenzia delle Entrate.
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