Potresti aver parlato al telefono con un robot senza saperlo: nessuno ti sta mentendo. Ecco in quali casi lo hai fatto.
Quando parliamo al cellulare siamo convinti che dall’altra parte ci sia una persona. A volte può capitare che si venga seguiti da un comando. In particolar modo lo capiamo quando sentiamo una voce pre registrata. Si intuisce subito la dinamica e si attacca, così da non perdere tempo in chiamata. Ma non tutti sanno che c’è la possibilità di aver parlato con un robot vero e proprio. In quali situazioni è accaduto per davvero?
Per capire meglio la situazione dobbiamo fare qualche passo indietro. Noi siamo abituati a ricevere telefonate anche da parte dei call center. Alcuni di questi operatori, però, non esistono per davvero. La voce che sentiamo dall’altra parte potrebbe essere quella “costruita” da un’intelligenza artificiale. A parlarne apertamente è Wang, uno dei Co-Fondatori di Retell AI. Il suo compito è quello di fornire una piattaforma alle aziende che per realizzare agenti vocali.
Hai parlato con un robot e non lo sapevi: guarda quando lo hai fatto
Loro sono basati sulla IA e rispondono alle telefonate dei clienti. Quindi eseguono le stesse attività di un qualunque altro operatore. Ciò che “spaventa” è che nessuno si accorga delle differenze. Pianificano appuntamenti, rispondono alle domande e creano conversazioni naturali. Questo è possibile poiché sono alimentati da una serie di modelli linguistici molto interessanti. Sono ottimizzati per il servizio clienti e molto difficilmente non si dimostrano all’altezza delle aspettative.
Ad usufruire di questo servizio sono più società di quanto si pensi. Si tratta di aziende piccole-medie che gestiscono le chiamate in questo modo. Molti utenti sono rimasti soddisfatti da questo servizio, in quanto i bot sono piuttosto preparati. Guidano la persona nei processi di organizzazione e pianificazione, rispondendo ad ogni loro esigenza. Suggeriscono date, ore e numeri di telefono se necessario.
Certamente è possibile distinguere un robot da una persona. Devono lavorare su come si esprimono e i concetti, ma è comunque un ottimo punto di partenza. Con il passare del tempo questi servizi potrebbero diventare molto richiesti. E forse fare qualcosa di più di una semplice pianificazione. Staremo a vedere come cambieranno le cose più avanti: siamo davvero curiosi di saperlo anche se la speranza è sempre quella che i robot non sostituiscano gli essere umani privandoli di un lavoro.