Che cos’è il bonus Tari 2024 e quali sono i requisiti per poterlo ricevere e risparmiare? Attenzione al valore dell’Isee
Quando si parla di Tari si fa riferimento a tutte le spese connesse alla produzione e successiva ‘gestione’ e smaltimento della spazzatura. Non si tratta però di un’imposta direttamente collegata ai rifiuti quanto piuttosto all’immobile di proprietà: ne deriva che in molti casi anche se non si vive direttamente nell’appartamento si dovrà effettuare il versamento della relativa imposta.
Tassa che anche chi è in affitto è tenuto a pagare. Con il caro vita questa spesa potrebbe comportare per diversi nuclei familiari alcune difficoltà ma esiste la possibilità di accedere al bonus Tari. Scopriamo di cosa si tratta e quali sono i requisiti per poterlo ottenere in particolar modo per quanto concerne le entrate e i patrimoni, ovvero il valore dell’Indicatore della situazione economica.
Come accade con altre spese fisse annuali, anche la Tari gode della possibilità di accedere ad un’agevolazione a patto che si rientri nei requisiti richiesti, uno dei quali riguarda nello specifico il valore dell’Isee. L’obiettivo è quello di erogare il bonus in particolare a quelle famiglie che si trovano in situazioni complicate dal punto di vista reddituale ed economico, fornendo loro una sorta di sostegno che possa consentire di superare il periodo di difficoltà. Nel caso della tassa sui rifiuti però questo aiuto non proviene direttamente dallo Stato anche se è stato proprio l’esecutivo a dar forma ad un Decreto Legge nazionale.
Il meccanismo di erogazione è però regolato su base comunale ed è similare a quello legato ai bonus sulle bollette elettriche, del gas e dell’acqua. Si può cioè ottenere una riduzione dell’importo da versare o, in specifici casi, anche la totale esenzione dal pagamento di questo tributo. Che, oltre alle abitazioni, riguarda tutti i locali, fabbricati e aree scoperte considerati suscettibili alla produzione di rifiuti. L’introduzione del bonus Tari risale all’epoca della pandemia di Covid e anche per il 2024 è stato riconfermato specificando quelli che sono i requisiti da rispettare.
Nella fattispecie si va a controllare il valore dell’Isee che deve risultare inferiore a 9350 euro all’anno oppure a 20mila euro solo nel caso in cui si abbiano almeno quattro figlio a carico. Bisognerà poi verificare se il proprio comune di residenza ha deliberato l’applicazione del bonus e a quali edifici ovvero solo ai residenziali o anche ad uffici e aree scoperte. Attenzione però: perché la misura diventi a tutti gli effetti ufficiale occorrerà attendere anche il relativo Decreto Attuativo.
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