In molti si chiedono che fine abbiano fatto i famosi fondi destinati al bonus asilo nido: l’INPS ha chiarito ogni dubbio al riguardo.
Sono ormai mesi che si parla di quanto la nuova Legge di Bilancio 2024 sia venuta nel complesso a supporto delle famiglie. Tra le tante novità molto apprezzate quest’anno c’è stato il bonus asilo nido, che non solo ha visto una proroga, ma anche una maggiorazione nell’importo complessivo.
Ebbene, il bonus asilo nido c’è, ma sino ad oggi non vi è stata ancora un’informazione sulle tempistiche di erogazione. Come molti già sapranno, questo è un sostegno economico destinato alle famiglie con bambini fino a tre anni che frequentano un asilo nido o ricevono assistenza a domicilio per motivi di salute o altre necessità. Tuttavia, il bonus non viene erogato automaticamente.
Coloro che desiderano beneficiare di questo contributo devono presentare domanda all’INPS tramite il servizio online sul loro sito web o rivolgersi a un patronato. In questa circostanza verrà chiesta anche la modalità in cui si preferisce ricevere il sostegno (bonifico, libretto postale, carta prepagata, ecc.). L’importo del bonus varia in base all’ISEE della famiglia. Ad esempio, per un ISEE fino a 25.000 euro, può arrivare fino a 3.000 euro all’anno; per le famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro, il contributo è di 2.500 euro. L’importo scende a 1.500 euro per un ISEE superiore a 40.000 euro.
Che fine hanno fatto i soldi del bonus asilo nido: i chiarimenti dell’INPS
Per rispondere ai dubbi comuni in merito, l’INPS, come di consueto, ha reso noto una comunicazione chiarificatrice. Il testo viene introdotto con: “è operativa la nuova funzionalità, che permette a tutte le sedi INPS sul territorio di procedere con la gestione delle domande per il bonus asilo nido. Già in queste ore sono state messe in pagamento le prime domande accolte”. Successivamente vengono ribaditi i requisiti e l’utilizzo del bonus.
Ciò nonostante, non tutte le famiglie richiedenti si sono viste erogare il bonus, nonostante le domande siano state accolte. In molti, per giunta, contano su questo supporto, poiché hanno scelto strutture private affidandosi alla misura. La buona notizia è che INPS ha finalmente aggiornato gli utenti di una tempistica non troppo lontana, ma ovviamente sarà necessario attendere un po’ di tempo visto l’afflusso di domande in sospeso.
Non resta dunque che pazientare ancora un po’, ma in caso di dubbi sulla stessa accettazione della domanda o per avere informazioni più dettagliate, è consigliato rivolgersi direttamente all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.