La carenza di ferro può avere un impatto significativo sulla salute generale e sullo sviluppo cognitivo. Qualche consiglio alimentare. Ma ricordate sempre di affidarvi ai medici
La carenza di ferro è un problema di salute diffuso che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Sebbene possa sembrare un problema meno grave rispetto ad altre condizioni mediche, come le malattie cardiache o il diabete, la carenza di ferro può avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere di un individuo. Sappiamo bene che può essere mitigata con un’alimentazione ricca di carne e legumi. Ma non solo. Servono altri cibi e altre sostanze per poter assimilare tutto.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la carenza di ferro è una delle carenze di micronutrienti più diffuse a livello globale. Si stima che circa 1.5 miliardi di persone nel mondo siano affette da carenza di ferro, con le donne in età fertile e i bambini sotto i cinque anni che sono particolarmente a rischio.
Le cause della carenza di ferro possono variare, ma spesso includono una dieta povera di cibi ricchi di ferro, come carne rossa, fagioli e verdure a foglia verde, nonché perdite di sangue e problemi di assorbimento intestinale. I sintomi della carenza di ferro possono includere stanchezza cronica, debolezza, pallore della pelle, mal di testa, vertigini e difficoltà di concentrazione. In casi più gravi, la carenza di ferro può portare a condizioni come l’anemia ferropriva.
La carenza di ferro può avere un impatto significativo sulla salute generale e sullo sviluppo cognitivo. Nei bambini, può influenzare negativamente lo sviluppo cognitivo e la crescita fisica, mentre nelle donne in età fertile può aumentare il rischio di complicazioni durante la gravidanza e il parto. Inoltre, la carenza di ferro può ridurre l’efficacia del sistema immunitario, rendendo le persone più suscettibili alle infezioni.
Carenza di ferro: non solo carne e legumi
Le carni rosse, come manzo, agnello e maiale, sono tra le fonti più ricche di ferro eme, una forma di ferro facilmente assorbibile dall’organismo. In particolare, la carne di fegato è una delle migliori fonti di ferro disponibili, contenendo anche elevate quantità di altri nutrienti essenziali come la vitamina A. Integrare la propria dieta con moderati quantitativi di carne rossa e carne di organi può aiutare a soddisfare il fabbisogno di ferro del corpo.
I legumi, come fagioli, ceci e lenticchie, sono una fonte eccellente di ferro non-eme, la forma di ferro presente principalmente nei vegetali. Anche se il ferro non-eme è generalmente meno facilmente assorbibile rispetto al ferro eme, combinare alimenti ricchi di ferro non-eme con fonti di vitamina C può aumentare significativamente l’assorbimento del ferro. Pertanto, aggiungere legumi alla propria dieta può essere un modo efficace per prevenire la carenza di ferro.
La vitamina C, anche conosciuta come acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile che svolge una serie di funzioni vitali nel corpo umano. Tra questi, uno dei ruoli più importanti è il suo contributo all’assorbimento del ferro non-eme, che è la forma di ferro presente nei vegetali e negli integratori alimentari. La vitamina C aiuta a trasformare il ferro non-eme in una forma più facilmente assorbibile dall’organismo, aumentando così l’efficacia dell’assorbimento del ferro.
Fortunatamente, la vitamina C è abbondante in molti alimenti comuni. Frutti come agrumi (arance, limoni, mandarini), kiwi, fragole e ananas sono particolarmente ricchi di vitamina C. Inoltre, verdure come peperoni, broccoli, cavoli e spinaci sono ottime fonti di questo nutriente prezioso. Integrare la propria dieta con questi alimenti può fornire una quantità adeguata di vitamina C per sostenere la salute generale e favorire l’assorbimento del ferro.
L’assunzione di vitamina C insieme a fonti di ferro può essere particolarmente benefica per prevenire e trattare la carenza di ferro. Ad esempio, consumare un bicchiere di succo d’arancia durante i pasti o aggiungere fette di kiwi alla colazione può aumentare l’assorbimento del ferro da cereali integrali o altri alimenti ricchi di questo minerale.