Donazioni: rendere tracciabile ogni operazione e giustificarla adeguatamente è fondamentale per evitare problemi con il fisco.
Le donazioni di denaro o beni sono spesso gesti di generosità e solidarietà, ma è fondamentale comprendere le implicazioni fiscali che possono derivarne. In particolare, ci sono molti italiani che si trovano a chiedersi cosa accada dal punto di vista fiscale quando si effettuano o si ricevono donazioni.
Questo articolo esplora le diverse situazioni che possono sorgere in ambito fiscale in relazione alle donazioni, con particolare attenzione alle donazioni di denaro, le donazioni a parenti, le donazioni a terzi, e le donazioni a soggetti residenti all’estero.
Le donazioni possono avvenire tramite bonifico bancario o anche in contanti, ma indipendentemente dal metodo di trasferimento, è importante comprendere come il fisco intervenga in queste operazioni. Preliminarmente, comunque, possiamo dirvi che è consigliabile farsi assistere da un professionista quando si effettuano o si ricevono donazioni, per garantire il rispetto delle normative fiscali e evitare sanzioni. Rendere tracciabile ogni operazione e giustificarla adeguatamente è fondamentale per evitare problemi con il fisco.
Una delle situazioni più comuni è quella delle donazioni da genitori a figli. Secondo l’art. 782 c.c., la donazione deve essere formalizzata attraverso un atto pubblico dinanzi a un notaio, a pena di nullità, salvo il caso di donazioni di modico valore. Tuttavia, è essenziale rendere tracciabile e giustificato il trasferimento del denaro donato. Le donazioni non costituiscono reddito soggetto a IRPEF e non devono essere dichiarate nella dichiarazione dei redditi.
Le donazioni di modico valore non richiedono l’atto notarile e non sono tassabili, mentre le donazioni di valore superiore richiedono l’intervento di un notaio e possono essere soggette a tassazione. Tuttavia, esiste un limite di denaro che può essere donato in contanti prima che scattino le sanzioni fiscali.
Esistono anche donazioni indirette, come quando un genitore paga una casa per il figlio. In questo caso, non è necessario un atto pubblico, ma si applicano le disposizioni del codice civile. La Cassazione ha chiarito che queste donazioni indirette sono esenti da tassazione se non vengono registrate.
Per le donazioni verso soggetti residenti all’estero, è importante considerare che se il donante è residente fiscalmente in Italia, la donazione rimane soggetta all’imposta di donazione italiana, anche se il denaro o i beni donati si trovano all’estero. Pertanto, è necessario formalizzare l’atto di donazione in Italia e registrarlo. Inoltre, per il beneficiario residente all’estero, c’è il rischio che le autorità locali possano individuare redditi non dichiarati, se non viene formalizzata correttamente la donazione.
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