Quando camminiamo, lo facciamo tutti, ma non immagini i danni che può causare questa mossa. La verità in un nuovo studio.
Camminare è un’azione così naturale, così automatica, che spesso non ci soffermiamo a riflettere sui suoi effetti sulla nostra salute.
Nelle grandi città camminare è diventata una mossa diffusa sopratutto per via dell’inefficienza dei mezzi di trasporto oppure dell’impossibilità di raggiungere i luoghi in auto. Ma qual è la causa del danno grave? Scopriamolo insieme.
Quando camminiamo lo facciamo tutti: la mossa dannosa per la salute
Secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori della USC di Los Angeles, la velocità con cui camminiamo potrebbe essere più rivelatrice di quanto pensiamo. Potrebbe addirittura essere un “preditore di mortalità”, mettendoci in guardia contro malattie cardiovascolari e disturbi cognitivi.
Sebbene da sempre si sostenga che “camminare è la migliore medicina”, la cultura del fitness spinge molti a credere che una camminata veloce sia la soluzione ideale. Tuttavia, non esistono prove concrete che aumentare la velocità dell’andatura abbia effetti positivi sulla salute. Nonostante alcune ricerche suggeriscano che chi cammina velocemente viva più a lungo e abbia un rischio inferiore di malattie cardiache, la realtà è che ognuno di noi cammina a un ritmo che gli è proprio.
Un recente studio condotto da Cara Wall-Scheffler della Seattle Pacific University ha esaminato in modo approfondito i modelli di camminata in diverse culture. Ciò che è emerso è che camminiamo in modo diverso non solo per ragioni fisiologiche o biomeccaniche, ma anche in base al contesto e al motivo per cui stiamo camminando.
Ad esempio, gli uomini tendono a rallentare quando sono in compagnia del proprio partner, ma accelerano quando camminano con altri uomini, entrando in modalità competizione. In gruppo, la velocità diminuisce per permettere la socializzazione, mentre con i bambini si cammina più velocemente per completare il compito in fretta.
Ma ecco il punto cruciale: quando camminiamo velocemente non è solo un segno di efficienza, ma potrebbe anche riflettere tratti della personalità. Le persone che camminano rapidamente tendono ad essere più nervose, perfezioniste e meno propense a “perdere tempo”. Sono sempre in movimento, senza concedersi il tempo per riposare, rilassarsi o stabilire relazioni significative.
Tuttavia, ciò solleva una domanda importante: questo stile di vita frenetico e veloce ci rende veramente felici? Forse per alcuni sì, ma per altri potrebbe comportare un impoverimento della qualità della vita. Trovare un equilibrio tra efficienza e benessere emotivo potrebbe essere la chiave per una vita più appagante e soddisfacente.
Quando camminiamo emerge un riflesso della nostra salute fisica e mentale, del nostro contesto sociale e persino della nostra personalità. Prestare attenzione alla nostra andatura potrebbe rivelare molto su di noi e sulla nostra qualità di vita complessiva.