Le persone che soffrono di disturbi alimentari possono fare richiesta per ottenere l’assegno di invalidità e accompagnamento: i dettagli
In Italia sono circa 3 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari più o meno gravi: parliamo di anoressia e bulimia ma non solo. Si tratta di disturbi, denominati con la sigla DCA, ovvero Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione”, che rientrano nelle malattie psichiatriche di grave impatto.
Queste malattie, infatti, condizionano profondamente le persone che ne soffrono e le loro famiglie. Inoltre, non bisogna dimenticare che l’Anoressia Nervosa è la seconda causa di morte, dopo gli incidenti stradali, nelle giovani donne. Da oggi le persone che soffrono di queste malattie possono presentare apposita richiesta per l’assegno di invalidità o di accompagnamento.
Il governo Meloni ha infatti stanziato 10 milioni di euro per il 2024 per sostenere la cura dei disturbi alimentari. I fondi saranno utilizzati per ampliare l’accesso alle cure e al supporto per le persone che soffrono di queste gravi malattie. I fondi sono stati inseriti all’interno del decreto Milleproroghe: inoltre il Ministro della Salute ha aggiornato i livelli essenziali di assistenza.
Ad oggi i pazienti affetti da anoressia e bulimia possono usufruire in esenzione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale appropriate per il monitoraggio del disturbo. L’anoressia nervosa e la bulimia nervosa sono infatti da oggi riconosciute come disturbi psichici invalidanti ai sensi delle nuove linee guida INPS per l’accertamento degli stati invalidanti.
Questo significa che le persone che soffrono di queste condizioni possono richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile, con una percentuale che varia a seconda della gravità del disturbo. I pazienti con anoressia e bulimia possono già usufruire in esenzione di prestazioni specialistiche ambulatoriali per il monitoraggio del disturbo.
Con l’entrata in vigore del nuovo nomenclatore, avvenuta il 1° aprile 2024, sono state aggiunte 16 nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale in esenzione, e sono in fase di valutazione ulteriori 16 prestazioni per il monitoraggio e la prevenzione delle complicanze. Nei casi di gravità estrema, che compromettono lo svolgimento delle normali attività quotidiane, è possibile richiedere anche l’indennità di accompagnamento.
Per ulteriori informazioni sulle modalità di richiesta del riconoscimento dell’invalidità, delle esenzioni e dell’accompagnamento per i disturbi alimentari, è possibile consultare il sito web dell’INPS nell’apposita sezione o il sito web del Ministero della Salute. In ogni caso ricordiamo che se si soffre di un disturbo alimentare, è importante rivolgersi a un medico per ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati.
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