In arrivo incredibili novità in materia di disabilità grazie al decreto che cambia e semplifica le procedure della legge 104: ecco di cosa si tratta
Il 3 novembre 2023 il Consiglio dei ministri aveva approvato in esame preliminare due decreti legislativi attuativi della legge n.227 del 22 dicembre 2021 con cui il Governo, delegato dal Parlamento, aveva provveduto a revisionare e riordinare le disposizioni vigenti in materia di disabilità.
Questo al fine di garantire il riconoscimento ai disabili della propria condizione e dei diritti civili e sociali, compreso il diritto alla vita indipendente e alla piena inclusione sociale e lavorativa, nel pieno rispetto dei principi di autodeterminazione e di non discriminazione. Finalmente il 15 aprile 2024 è stato approvato il decreto che dà una nuova definizione dei criteri per individuare le condizioni di disabilità e le procedure per l’accertamento di tale condizione. Vediamo subito le novità.
Il decreto entrerà in vigore il 30 giugno 2024 e prevede l’emanazione entro 6 mesi che contenga disposizioni in materia effettivamente applicabili dal 10 gennaio 2025.
La principale finalità di questa nuova normativa è di dare una definizione della condizione di disabilità e delle procedure di accertamento della stessa attraverso una valutazione multidimensionale, imprescindibile perché possa essere predisposto un progetto di vita individuale della persona disabile.
In questo modo si vuole provare a rimuovere tutti gli ostacoli per attivare i sostegni utili a far sì che ogni persona con disabilità possa esercitare le libertà e i diritti civili e sociali nei vari contesti di vita. La legge 104 viene modificata inserendo fondamentali innovazioni: innanzitutto le prime modificazioni riguardano nello specifico le definizioni di disabilità, della condizione di disabilità e della persona con disabilità, introducendo una nuova prospettiva, non derivante più dal semplice riconoscimento medico dell’impedimento determinato dalla malattia, ma risultante dall’interazione tra persone con compromissioni e barriere comportamentali e ambientali che invalidano la partecipazione attiva ai contesti di vita pubblica.
Un’altra novità è nell’affidamento all’Inps dal 1° gennaio 2026 del procedimento unitario di valutazione di base, unificando la certificazione della condizione di disabilità ai processi di accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, della sordocecità e via discorrendo.
Vi è poi la previsione del diritto all’accomodamento ragionevole, volto ad apportare modifiche e adattamenti al fine di garantire alle persone con disabilità l’esercizio dei diritti civili e sociali. Infine, è previsto un procedimento di valutazione multidimensionale per la predisposizione di un progetto di vita basato su una valutazione bio-psico-sociale, effettuata in collaborazione con la stessa persona con disabilità.
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