Una sigla con cui è indicato sull’etichetta un comune ingrediente può portare a infiammazioni e a celiachia: ecco di quale si tratta.
L’essere umano non è mai del tutto consapevole degli ingredienti contenuti negli alimenti che consuma. Spesso assume, anche ogni giorno, sostanze che potrebbero avere brutti effetti sulla salute, senza preoccuparsene. E il pericolo aumenta per quegli additivi che in molti casi, in accordo con le normative, non vengono nemmeno indicati in etichetta o che si nascondono dietro sigle oscure o codici sconosciuti ai più.
L’allarme è stato lanciato da uno studio che ha recentemente associato l’assunzione di un additivo alimentare alla comparsa di gravi infiammazioni e di celiachia. La stessa celiachia è una forma d’infiammazione cronica che si sviluppa appunto come una malattia permanente, per via di una reazione autoimmune al glutine.
In questo caso l’infiammazione tocca l’intestino tenue, provocata dall’ingestione di glutine in soggetti che sono geneticamente predisposti a tale sofferenza. Può manifestarsi anche in persone che non ne hanno mai sofferto, oppure già a partire dallo svezzamento. Gli effetti comuni sono diarrea, debolezza, gonfiore addominale e dolori gastrointestinali.
Infiammazioni e celiachia dopo l’assunzione di un ingrediente comune in moltissimi prodotti
L’ingrediente pericoloso è il biossido di silicio, un additivo alimentare che viene indicato in etichetta con la sigla E551. Secondo alcuni studi svolti dall’università canadese McMaster e dall’istituto francese INRAE, tale additivo potrebbe favorire la celiachia e altre infiammazioni.
I ricercatori hanno condotto un lungo studio sui topi e hanno dimostrato come l’esposizione a questo additivo provochi una riduzione del numero di cellule intestinali che producono sostanze attive contro le infiammazioni. L’effetto è che il corpo diventa più suscettibile a tutte le infiammazioni di tipo intestinale, fra cui la celiachia.
L’E551 viene aggiunto come anti-agglomerante in tantissimi prodotti come le zuppe, le spezie, le merendine al cioccolato e alcuni gelati confezionati. Si può trovare abbondantemente anche nel caffè solubile. In altri casi è usato come supporto per aromi o coloranti e, più in generale, come coadiuvante tecnologico sintetico.
La cosa grave è che il biossido di silicio può facilmente sfuggire all’attenzione dei consumatori poiché non sempre è indicato in etichetta. Ciò è permesso perché non si tratta di un vero e proprio ingrediente quanto di un coadiuvante tecnologico.
Gli studi che hanno dimostrato come l’additivo possa compromettere la tolleranza del sistema immunitario alle proteine alimentari hanno principalmente spiegato che a stare attente devono essere le persone geneticamente predisposte alla celiachia.