In grande aumento il ricorso alle terapie osteopatiche. Ma come comportarsi con questi trattamenti sotto il profilo fiscale?
Negli ultimi anni, l’interesse per le terapie alternative e complementari è cresciuto in modo significativo, con sempre più persone che cercano approcci olistici per la cura della salute e del benessere. Tra queste, la medicina osteopatica si distingue per il suo approccio globale e non invasivo alla cura del corpo.
Non tutti sanno come trattare sotto il profilo fiscale le spese sostenute per i trattamenti osteopatici. Facciamo chiarezza alla luce delle ultime novità.
La medicina osteopatica si basa su un insieme di principi che enfatizzano l’interconnessione tra corpo, mente e spirito. I medici osteopati considerano il corpo come un’unità integrata, dove ogni parte è interconnessa e influenzata dalle altre. L’obiettivo principale della medicina osteopatica è ripristinare l’equilibrio naturale del corpo, facilitando il processo di guarigione e promuovendo il benessere generale.
Gli osteopati utilizzano una varietà di tecniche manuali per trattare disturbi muscoloscheletrici, disfunzioni viscerali e problemi legati al sistema nervoso. Queste tecniche possono includere manipolazioni articolari, mobilizzazioni, massaggi e stretching. Gli osteopati considerano anche l’importanza della postura, della dieta e dello stile di vita nell’influenzare la salute complessiva del paziente.
I trattamenti osteopatici offrono un approccio integrato e non invasivo alla cura della salute e del benessere. Basandosi su principi olistici e utilizzando tecniche manuali, gli osteopati lavorano per ripristinare l’equilibrio naturale del corpo e promuovere la guarigione. Con benefici che vanno dalla riduzione del dolore muscoloscheletrico alla promozione del benessere generale, la medicina osteopatica continua a guadagnare popolarità come opzione terapeutica efficace e sicura. Scopriamo insieme come avere benefici non solo in termini di salute, ma anche sotto il profilo fiscale, con le spese sostenute per questi trattamenti.
Spese trattamenti osteopatici: come comportarsi sotto il profilo fiscale?
Secondo le normative fiscali italiane, le spese sostenute per i trattamenti di osteopatia possono essere detraibili dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) a determinate condizioni. È fondamentale che le prestazioni siano fornite da professionisti iscritti a professioni sanitarie riconosciute, come medici chirurghi o fisioterapisti, e che i trattamenti siano eseguiti in centri autorizzati e sotto la responsabilità tecnica di uno specialista.
L’elenco delle professioni sanitarie riconosciute è disponibile sul sito istituzionale del Ministero della Salute. È importante verificare che il professionista che fornisce il trattamento sia iscritto a una di queste professioni per garantire la detrazione fiscale. Inoltre, è importante notare che se il trattamento è fornito da un osteopata, che attualmente non rientra tra le figure sanitarie riconosciute, la detrazione delle spese correlate non può essere richiesta. Questo viene confermato dalla circolare n. 14/2023, pag. 50, che chiarisce le condizioni per ottenere la detrazione fiscale.
Per richiedere la detrazione fiscale, non è richiesta una prescrizione medica, ma è necessario essere in possesso di un documento di certificazione del corrispettivo rilasciato dal professionista sanitario. Questo documento deve indicare la figura professionale che ha fornito la prestazione e una descrizione dettagliata del trattamento eseguito. Inoltre, è importante pagare le spese con metodi di pagamento tracciabili, come versamenti bancari o postali.