Bonus sport figli da 300 euro: attenzione l’ISEE massimo è di 24.000 euro

Arriva un bonus dedicato alle attività fisiche dei figli da 300 euro. Si tratta di una misura fondamentale, a livello sociale e pedagogico.

Per i ragazzi, lo sport è un’attività fondamentale, ma non tutte le famiglie possono permettersi le spese relative all’iscrizione in una palestra o all’acquisto dell’attrezzatura necessaria.

Un bonus sport dedicato ai ragazzi fino a 13 anni
Bonus sport: come funziona e come richiederlo – ilciriaco.it

Lo sport non è soltanto uno strumento di sviluppo fisico: è importante anche a livello pedagogico, dato che influenza positivamente la crescita dei più giovani. Ecco perché tutte le famiglie, anche quelle più povere, dovrebbero poter assicurare ai figli la possibilità di praticare un’attività fisica.

Tutti gli sport, nessuno escluso, contribuiscono infatti allo sviluppo sano e armonioso del corpo e sono importanti per imparare a gestire stress e ansia, ma anche per favorire l’interazione dei ragazzi con i loro coetanei. A parte ciò, lo sport è soprattutto un’attività che pone in primo piano il rispetto delle regole e di valori come l’impegno e la tolleranza.

Ecco perché impegnarsi in uno sport, individuale o di gruppo, può essere decisivo anche a livello morale: sudando e giocando, s’interiorizzano fondamentali principi di vita. Perciò, così com’è importante andare a scuola, dovrebbe esserlo anche frequentare una palestra.

In Italia mancano bonus nazionali specificatamente dedicati alla promozione dello sport per bambini e ragazzi. A livello locale, invece, ci sono tante iniziative interessanti. Per esempio in Emilia Romagna, dove i contributi della Regione mirano a sostenere i costi di frequenza per i centri estivi e ricreativi per bambini e giovani.

7 milioni di euro per un bonus sport: fino a 300 euro a figlio

La Regione ha previsto lo stanziamento di 7 milioni di euro, che verranno ripartiti tra i Comuni e le Unioni comunali dell’intero territorio per promuovere un bonus dedicato allo sport e alla frequenza di centri estivi. L’aiuto è rivolto a famiglie anche affidatarie con figli dai tre ai tredici anni (o diciassette, in caso di disabilità certificata).

Bonus centri estivi: promozione dello sport
300 a figlio come bonus dedicato allo sport e alla frequentazione di centri estivi – ilciriaco.it

Uno dei genitori, in caso di famiglie monogenitoriali, o entrambi i genitori devono però risultare occupati (o disoccupati se iscritti a un Patto di servizio) e residenti in Emilia-Romagna. Inoltre c’è un limite reddituale: le famiglie devono avere un ISEE fino a 24.000 euro. Il contributo massimo è pari a 300 euro a figlio, nel limite di 100 euro a settimana.

E tali contributi possono essere spesi per la copertura totale o parziale, in funzione del costo effettivo, della rata di frequenza settimanale dei centri estivi. Nel 2023 sono stati quasi 28.000 i minori che hanno usufruito del sostegno regionale.

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